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FRANCO GAETANO: IL PRIMO ANNO LONTANO DA CASA NON SI SCORDA MAI

Prima a Crema, poi a Cassino sotto la guida di Alessandro Fantozzi. Prima stagione lontano dalla Calabria per il lametino volante, atleta che ha conquistato la promozione in B due anni fa con il Basketball Lamezia dopo tre stagioni da protagonista.

Prima annata lontano dalla tua Calabria. 

Com è andata?

La prima volta lontano da casa non si scorda mai, è stata una decisione difficile e ponderata che ho intrapreso solo adesso in virtù della maturità e consapevolezza che ho acquistato in questi anni . Ho giocato in due diverse squadre, Crema e Cassino,sono state esperienze bellissime che porterò nel cuore per le persone, compagni e società che ho conosciuto.

Da dove inizia la carriera cestistica di Franco Gaetano? Come hai iniziato?

Le mie origini sono pallavolistiche, a 14 sono stato trascinato sul campo da basket da un compagno di classe , e da lì non mi sono più fermato. Ringrazio a tal proposito il Basketball Lamezia per avermi accompagnato nel percorso di crescita dal settore giovanile alla prima squadra.

In questa stagione sia Pallacanestro Viola che Mastria stavano pianificando una stagione per cercare il salto verso la B.

Tu che l’hai conquistata con la tua Lamezia, quali credi siano le chiavi principali per farcela?

Per ambire al salto di categoria servono elementi semplici ma allo stesso tempo essenziali. La base è creare un organico di alto livello sia tecnico che umano, caratterizzato da affiatamento reciproco, umiltà , spirito di sacrificio e voglia di vincere.

 

Basket e regolamenti, tra parametri e contrattualistica.

L’epoca post Covid potrebbe essere un bivio importante per queste problematiche mai risolte. Cosa ne pensi?

Il Covid-19 ha gettato del sale in una ferita aperta per noi giocatori, per quanto riguarda il “deserto” delle tutele che siamo costretti ad accettare. Spero vivamente che nell’era post pandemica ci sarà un cambiamento in materia regolamentare e contrattualista perché  gli atleti “Dilettanti “ ,che sono la maggioranza nel computo degli atleti totali nazionali , meritano di godere degli stessi diritti vigenti per i professionisti.

Cassino 2020. Com è stato essere allenato da un mostro sacro del basket italiano, l’idolo di Kobe Bryant in adolescenza, ovvero Alessandro Fantozzi?

È stato un piacere poter giocare alla corte di coach Fantozzi , non nascondo che è stato uno dei motivi per cui, a metà anno, la mia scelta è ricaduta su Cassino. Abbiamo stretto un gran rapporto sin da subito per via  della sua grande attitudine al lavoro e  delle sue qualità umane.

SI parla di due, o addirittura tre progetti in B in Calabria. Quali sono i tuoi progetti e le tue ambizioni per il futuro? 

Il futuro è ancora troppo incerto, è come se ognuno di noi avesse di fronte una nuvola che non permette di vedere oltre. Allo stesso tempo è importante programmare, infatti sono felicissimo che in Calabria ci siano società pronte a tornare a livello che gli compete.

Se dovessi costruire il roster più forte di sempre ingaggiando giocatori dai tuoi compagni di squadra, chi inseriresti?

Inserirei tutti i miei compagni della promozione in serie B. Atleti, persone speciali con cui ho condiviso ricordi che rimarranno indelebili nella mia memoria. 

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