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IL BASKET PIANGE IL MITO KOBE BRYANT

Kobe Bryant è morto in un incidente sul suo elicottero privato, a Calabasas.
Sembra che a bordo ci fossero almeno 3 persone oltre a lui, e nessuno sia sopravvissuto all’impatto.

La notizia è stata confermata anche dalla ABC e da tutti i media mondiali.

Il fenomeno passato da Reggio Calabria, seguendo le orme di papà Joe lascerebbe un solco assurdo e tragico nella sua storia.

Guardia atletica, tecnica, vincente (198 cm/ 96 kg): da essere il “figlio di Joe” a “black mamba”, giocatore esaltante e un vincente come pochi nella storia Nba.

Direttamente dalla high school alla Nba, Kobe viene scelto con la n.13 al draft 96 (LAL) e coi Lakers giocherà tutta una carriera (1996-2016).

Giocatore con “movenze jordanesche” (tanto da sembrare il suo clone spesso e volentieri) dimostrerà da subito una faccia tosta come pochi e capacità di migliorare anno dopo anno.

25.0 pts + 5.2 rb + 4.7ass + 48% T2 + 33% T3 + 83% T1 + 1.4 rec le sue medie carriera, tendenza a forzare oltre il consentito e giornate di grazia da libro dei record.

Vincerà 5 anelli Nba, 2 Mvp Finals, 1 MVP Nba, 2 volte miglior marcatore Nba, 15 All Nba, 12 All Defensive e 18 ASG disputati.

A Reggio? Tanto minibasket e partecipazione incredibile al Torneo Primavera nella struttura gestita dalla Suore in casa Pgs.

In tanti lo ricordano a canestro negli intervalli della Stanza Reggio Calabria di Coach Santi Puglisi sbaragliare la concorrenza di un numero infinito di bambini che accorrevano alle partite al Botteghelle.

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