Serie C

LAMEZIA ED IL RISVEGLIO…IN SERIE B

La linea “back-in the days” ha funzionato alla grande”. Dagli anni 90 ad oggi: Il trio Ragusa, Bertucci,Rubino riesce nell’obiettivo sognato.

Il Dg Bruno Bertucci,il Coach Damiano Ragusa ed il Capitano Gennaro Rubino possono festeggiare alla grande una promozione voluta e cercata da tantissimi anni.

Erano gli anni ’90 e la Virtus Lamezia iniziava a comporre straordinari puzzle per sognare la B.

In tanti ricorderanno i super roster lametini: Gaetano Condello, Massimo Festa, Fabio e Nicola Caruso, Antonello Cuda, Andrea Perrone passando agli straordinari anni della C nazionale passando dall’estro di Bianchini, Nesti, Leoncavallo, Pajer, Saccà, Tonino e Marco Pate ecc ecc.. Troppi nomi, troppi giocatori ed una fine arrivata in maniera brusca ai tempi della costosissima C nazionale. La ripartenza low profile e la grande voglia di ritornare.

Gli anni 90 e 2000 sono stati Anni straordinari con un unico sogno in testa: la Serie B.

In tantissimi ricorderanno la finalissima persa contro la quotata Bernalda di Gianni Tripodi con Rossi Pose e Gramajo terribili avversari.

Lui, Bruno Bertucci c’era ed era il braccio operativo principale di quel sodalizio: è ritornato con passione e voglia di far bene dopo l’unione di Virtus e Fortitudo (straordinaria opera dei Presidenti Pisani e Serrao con la supervisione di Coach Iracà).

La sua corsa sotto la curva del Palasparti e l’obiettivo sfumato all’ultimo canestro a Fabriano.

Il Coach? C’era e probabilmente c’è sempre stato. Damiano Ragusa,focoso allenatore  rientrato in scena a campionato in corso aveva una voglia matta di conquistare il suo obiettivo e di poter abbracciare tutti i tifosi di Lamezia.

E poi c’è Gennaro Rubino: in campo da….sempre.

Sulla sua carta d’identità abbiamo già argomentato ma la sintesi è che questo straordinario giocatore avrebbe meritato la Serie B vent’anni prima per grinta, tecnica, capacità di far canestro e spirito di sacrificio.

Il three pointer rientrato tre anni fa in campo dopo un periodo di stop ha brillato ed è risultato determinante dentro e fuori dal campo.

Può andar fiero di aver raggiunto una storia di basket realmente meravigliosa.

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