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MAGLIA NERA CON LA SCRITTA “LOVE”, QUATTRO ANNI FA KOBE LASCIAVA IL BASKET

Il 13 aprile 2016 Kobe Bryant, asso straordinario passato nel 1986 da Reggio Calabria e dalla Viola Reggio Calabria giocò la sua ultima partita in carriera e, come prevedibile, lo fece alla sua maniera. Intorno a lui, 20.000 persone che indossavano una maglietta nera con scritto “Love”.

Dopo 20 anni di carriera e 5 titoli vinti con i Los Angeles Lakers, Kobe Bryant dà l’addio al basket con una partita da 60 punti contro gli Utah Jazz – scrivevano così i media di tutto il mondo. A fine gara, il commovente saluto al pubblico gialloviola e a tutti i tifosi accorsi a LA per vederlo in campo per l’ultima volta: “Mamba Out”

60 punti. Per uno che ne ha realizzati 81, quasi facile. Già, ma forse non all’ultima partita della carriera. Non a quasi 38 anni e con 20 stagioni NBA dal chilometraggio pazzesco e due gravi e recenti infortuni sulle spalle. Ma per chi ha seguito, amato e odiato Kobe Bryant dal lontanissimo 1996 a oggi, è l’addio più dolce, incredibile e memorabile possibile.

Kobe Bryant calca per l’ultima volta in parquet dello Staples Center scollinando oltre quota 50 per la prima volta dal 2009: 22/50 al tiro, 6/21 dall’arco, comprese due triple consecutive nell’ultimo minuto che lanciano i suoi Los Angeles Lakers a una pazzesca vittoria in rimonta per 101-96 sugli Utah Jazz. 15 punti nel primo quarto, 23 nell’ultimo. Assurdo. E poi, il saluto finale, a centrocampo, con tutto il pubblico dello Staples Center in piedi, ad ascoltarlo per l’ultima volta con una divisa gialloviola addosso, e i compagni di sempre, di due decadi NBA e i grandi del passato, ad applaudirlo alle spalle. “Mamba Out”.

” Non posso credere che 20 anni siano trascorsi così rapidamente. È stato un viaggio incredibile, ma la cosa più importante è che siamo rimasti sempre uniti. Sono nato e cresciuto come un grandissimo tifoso dei Los Angeles Lakers. So tutto di ogni giocatore che ha vestito questa maglia. Non potevo sognare nulla di meglio che trascorrere 20 anni in questa squadra. La cosa che mi ha fatto più ridere è che per 20 anni mi sono sempre sentito dire: ‘Passa la palla’. Stasera, invece, tutti mi dicevano: ‘Non passarla!’. Grazie a tutti dal profondo del mio cuore. Che cosa posso dire di più? Mamba Out.”

Nessuno avrebbe mai potuto immaginare nella fine di un mito già tale prima del tragico accadimento di Los Angeles.

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