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NBA, TUTTI CONTRO I GUERRIERI

di Gaetano Laganà – Tutto pronto per la nuova stagione che quest’anno prenderà il via con 2 settimane di anticipo rispetto al passato: il tip-off è previsto nella notte tra martedì e mercoledì prossimo con una supersfida per conference.

Le novità per la prossima annata sono tantissime. Innanzitutto il capitolo mercato che ha spostato l’ago della bilancia dei valori decisamente verso la Western Conference, tanto che la NBA ha deciso che l’All Star Game non sarà più West contr East, ma sarà attivata la modalità “campetto” con due capitani che sceglieranno i giocatori senza considerare le Conference di appartenenza.

Tra le altre novità bisogna ricordare quella relative alle maglie. Doppia novità per la precisione. Da una parte infatti c’è il cambio di fornitura, con l’Adidas che ha lasciato spazio alla Nike, la quale ha fornito delle divise ultra tecnologiche, mentre dall’altra va ricordato l’avvento delle sponsorizzazioni, altra punto di svolta storico per la Lega più famosa del mondo.

Ma come detto, dal prossimo martedì si farà sul serio, con la prima palla a due alle 2:00 ora italiana (diretta Sky Sport2) tra Boston e Cleveland, scorsa finale di Conference e primo scontro tra Lebron e Kyrie. Mentre alle 4:30 (diretta Sky Sport2) i campioni in carica dei Golden State Warriors ospiteranno gli Houston Rockets, per quella che può essere un’anticipazione della prossima finale ad ovest.

Il pronostico ai nastri di partenza sembra però senza storia: la squadra dei record, i Golden State Warriors, sembrano sulla carta inarrivabili, dopo aver confermato in blocco la squadra stellare dello scorso anno ed inserito un paio di pedine mancanti. Nel sondaggio tra i GM il 93% ha dato i giallo-blu vincenti, dato mai rilevato in precedenza nemmeno lontanamente. Le proiezioni sono tutte a favore della squadra di Steve Kerr che proverà a raggiungere il back-to-back e la quarta finale consecutiva, ma la stagione è molto lunga e piena di insidie.

Le rivali, però non sono rimaste a guardare. Houston con CP3 è sicuramente la più accreditata, considerando anche il secondo posto dello scorso anno e la voglia di vincere di Harden e Paul che finora non hanno vinto nulla. Ad Est invece i soliti Cavaliers sembrano non avere rivali. Lebron ha portato in Ohio Isaiah Thomas, D-Rose e D-Wade (su tutti), con grossi sforzi economici da parte della franchigia, ma soprattutto avrà vita più facile ai playoff, dovendosi scontrare di fatto solo contro Boston, Washington e Toronto che però non sembrano dello stesso livello. Boston sembra avere qualcosa in più con l’arrivo di Irving ed Hayword, ma ha perso un gran pezzo di panchina. La coppia Wall-Beal degli Wizards (hanno fatto pace!!!) sembra pronta ad esplodere, ma il roster manca di alcuni elementi che alla lunga potrebbero fare la differenza. Toronto sulla carta ha tutto per competere, ma come visto in questi anni perde molto carattere ai playoff.

Tornando ad ovest vanno poi valutate Oklahoma e Minnesota. Il mercato ha portato Paul George e Melo da una parte e Jimmy Butler dall’altra, ma si dovranno trovare i giusti equilibri ed una chimica perfetta per poter pensare di battere i californiani. Certo poi non si possono dimenticare Spurs e Grizzlies che non hanno fatto molto nella finestra estiva di mercato, ma prima di darli per morti è bene aspettare un po’. Infine, bisognerà capire se Milos Teodosic sarà in grado di spezzare la maledizione dei Clippers, perché sulla carta la squadra di Doc Rivers (e del nostro Danilo Gallinari) può dar fastidio a tanti.

Le altre non sembrano poter impensierire in alcun modo le corazzate sopra menzionate, figurarsi i campioni in carica. Potrebbero però esserci delle sorprese nella corsa playoff. Ad est ci si aspetta molto da Miami e Detroit, chiamate necessariamente all’annata della consacrazione, mentre le “giovani” Phila e Milwaukee

avranno una grossa chance per sfruttare il talento delle proprie babystar (Embiid ed Antetokounmpo su tutti). Ad ovest, per Portland e New Orleans sarà l’anno della maturità e capire chi può proseguire nel proprio programma di crescita oppure ripensarci e provare a ripartire da qualcosa di diverso. È già partita la ricostruzione, invece, dei Lakers e dei Suns con tanti giovani di belle speranze (Ball e Booker su tutti) e tanto spazio salariale per la prossima estate.

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