OKC NON SBAGLIA MAI. I GUERRIERI SULL’ORLO DEL BARATRO

di Gaetano Laganà – Gli eterni incompiuti Westbrook e Durant stavolta non scherzano. I Thunder stanno distruggendo i Warriors fisicamente (56-40 nei rimbalzi), ma soprattutto tatticamente (GSW tenuta al 30% da 3 e con soli 15 assist). Steve Kerr non trova contromisure avendo a disposizione uomini stanchi, poco lucidi, frenetici e decisamente nervosi.

donovanGolden State – Oklahoma City (1-3). Coach Donovan non sbaglia nessuna scelta né in attacco né in difesa, chiudendo di fatto la partita già nel primo tempo.
Primo periodo in equilibrio dove gli attacchi prevalgono sulle difese e “guerrieri” che restano in scia di OKC. La frazione successiva regala però il break decisivo e anche l’MVP del match: Russell Westbrook ne segna 16 e chiuderà con la prima tripla doppia dei suoi playoff (36, 11 e 11 a cui aggiunge 4 rubate). Ma per GSW piove sul bagnato con Thompson e Bogut costretti a lasciare il campo per falli. OKC approfitta e all’intervallo è sopra di 19, limitando benissimo anche Steph Curry (19 punti con 6/20 dal campo).
Nella ripresa è lo “splash brother” Klay Thompson a riaccendere una speranza con 19 (26 totali) punti nel quarto e 6/10 dal campo e Warriors che rientrano a -12. Nella 4^ frazione però inizia a segnare anche Roberson e per i Thunder è tutta discesa. Termina 118-94.

Si fa veramente dura per GSW che non aveva mai perso due partite consecutive quest’anno. Oklahoma avrà 3 match point per la tanto attesa finale NBA. Curry&co. non potranno più sbagliare già da gara 5 nella notte di giovedì. La “cura” Oracle Arena farà bene agli irriconoscibili Green e Barnes?

 

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