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PATRICK BALDASSARRE ED IL CANESTRO PIU’ IMPORTANTE

Oggi è in forza al Ferrara in Serie A2 ma non ha dimenticato Reggio Calabria e la sua Viola.Ecco l’intervista al forte atleta italo-svizzero.

E’ un piacere ritrovare Patrick Baldassarre.

Come stai trascorrendo le tue giornate?

 

Non posso dire che mi sto annoiando.

Sto mettendo luce a tutte quelle cose che generalmente metti da parte.

Essere insieme alla mia ragazza aiuta tantissimo.

E’ una piccola avventura.

 

Hai messo un canestrino in camera? Ti stai allenando al tiro o hai staccato la spina completamente?

 

Faccio solo esercizi fisici.

Ho staccato la spina completamente.

Riesco ogni tanto a muovermi e fare i miei esercizi.

 

Come stava andando il tuo campionato fino al momento con Ferrara?

 

Un campionato positivo.

Posso dire questo sia a livello individuale che per quanto riguarda la mia squadra.

Ci stavamo divertendo tanto.

Eravamo nelle prime quattro posizioni e stavamo andando forte.

Arrivava la parte più bella del campionato e spero si tratti solo di un rinvio per il bene del gioco.

 

Tanti addetti ai lavori ci sono rimasti malissimo per questo stop dei campionati.

C’è, però, chi sta messo, peggio.

Un tuo compagno alla Viola due anni fa non ha potuto, per le note vicende disputare quel PlayOff per la Serie A1, la stessa corsa per la A2 con la stessa canotta si placò nella passata stagione nella serie vinta contro Pescara e quest’anno è ancora una volta costretto allo stop. Che ne pensi della condizione morale di Tommaso Carnovali? Vuoi spezzare una lancia per lui?

 

Secondo me è colpa dell’acconciatura.

Tingendosi i capelli di biondo quel nuovo look da cantante neo melodico campano era chiaro che sarebbe successo qualcosa di grave.

Gli chiederò di cantarmi qualche serenata.

 

Ti manca un pò quel gruppo della Viola?

 

E’ uno dei gruppi al quale sono rimasto maggiormente legato affettivamente.

La tipica annata che dopo tanti anni ricordi con quel misto tra malinconia e felicità.

Sentimenti che si incontrano a metà.

E’ stata un’annata romantica ed intensa.

 

Sei in rapporto costante con qualche tuo compagno di quella squadra?

 

Abbiamo il nostro gruppo whatsapp di giocatori e ci sentiamo spesso.

Mi sento spesso con Agustin Fabi.

Con Lorenzo Benvenuti ci siamo ritrovati spesso a metà strada per fare le nostre cenette di sushi a Bologna.Coach Calvani,invece, è un rapporto diverso: totalmente opposto dal rapporto allenatore-giocatore. Lo reputo un amico.

Ci sentiamo spesso.

 

 Nella primavera della tua stagione in nero-arancio avevi accettato la chiamata della Nazionale Svizzera, team dove hai avuto l’onore di giocate con la stella Nba Capela ma non solo. Che esperienza è stata?

 

Un’esperienza magnifica. Quest’estate abbiamo vissuto un’emozione stupenda.

Abbiamo firmato una mezza impresa vincendo di più di venti punti in casa contro l’Islanda per qualificarci alle fasi successiva.

L’Islanda ha giocatori capaci che giocano ad alto livello e la nostra vittoria è stata super.

 

Hai parlato di Viola con Dusan Mladjan?

 

Me l’ha detto lui anche se già sapevo dei suoi trascorsi a Udine ed alla Viola.

Parlavamo spesso.Avevamo il gruppo “Ticino” dove parlavamo italiano.

 

Progetti per il futuro?

 

Sto aspettando con ansia mio figlio e non vedo l’ora.

Il mio progetto più importante è essere il miglior padre possibile.

 

In bocca al lupo sperando di ritrovare a Reggio Calabria Patrick Baldassarre magari anche solo come turista con figli al seguito.

 

Sento di dire che la Viola è una di quelle squadre che seguo sempre con grande trasporto ed affetto.

Spero veramente che rinasca.

Ogni anno ne ha una.

Quest’anno che doveva salire facile con il percorso dei tifosi ed è arrivato anche il Coronavirus.

 

Servirà pazienza ma quando arriveranno tempi migliori sarà un godimento amplificato

 

Concordo.La Viola è la Viola.

 

Però, onestamente, quelle canotte simil Argentina di Ginobili e Montecchia che avete a Ferrara non sono male.

 

Son belle e non vedo l’ora di reindossarle.

 

 

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