Serie B - VIOLASlider

QUERELLE VIOLA:INTERVIENE IL TRUST

Nota ufficiale del Trust dei tifosi in relazione alla trasmissione Tv “Momenti Nero-arancio”.

La nota

Abbiamo assistito ieri sera alla puntata di “Momenti Neroarancio” ben condotta da Peppe Dattola e Alessandra Repaci.
I sentimenti che ci invadono sono principalmente amarezza e disgusto.
Perché la Viola è altro dalle beghe condominiali e dalle acredini urlate.
Ora è il momento di dire basta: è il momento di pensare a programmare il futuro, mentre attendiamo l’esito del ricorso al giudice sportivo.
Ma, comunque vada, il nostro impegno resterà sempre al fianco della Viola, della vera Viola.
La vera Viola siamo NOI tifosi e i valori che portiamo dentro: quelli della legalità, della trasparenza, di uno sport visto come arma di riscatto sociale. Senza se e senza ma.
Non ci piace assegnare responsabilità: tutti gli attori in gioco sono un po’ vittime delle passate gestioni e solo in parte responsabili per la situazione attuale. Sarebbe semplicistico e inutile puntare il dito contro l’uno o l’altro.
Non ci interessa. Non siamo nati per distruggere ma per costruire.
Adesso dunque invitiamo tutti ad abbandonare i rancori e a sedersi attorno ad un tavolo, se se ne ha voglia, per tirare fuori i colori neroarancio dal fango in cui sono stati trascinati. Chi non se la sente può serenamente farsi da parte.
Nei prossimi giorni cercheremo di attivare un dialogo con il SIndaco metropolitano che, in questo momento, in quanto rappresentante istituzionale dei reggini, è l’unico soggetto che possa agire da garante e da “guida” del progetto per l’immediato futuro.
Non ci interessa più nulla, lo ripetiamo, se non parlare di come far sopravvivere la nostra squadra. Ci interessa il futuro, ci interessa SOLO LA VIOLA.
Se domani si vincerà il ricorso siamo pronti a fare il nostro anche per reintegrare la fideiussione, anche se non ci competerebbe. Se ce ne sarà bisogno lo faremo SOLO PER LA VIOLA. Ci stiamo organizzando in queste ore per riattivare la piattaforma di raccolta, oltre a mettere a disposizione, previ accordi con la società, il nostro capitale associativo.
Se il ricorso non verrà accolto, come già detto, valuteremo assieme ai nostri soci la strada da intraprendere.
Dopodiché bisognerà iniziare a costruire il futuro. Ma un futuro diverso, un futuro limpido, un futuro degno di portare quel nome addosso.

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