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REGGINA E VIOLA? NEGLI OTTANTA E NEI NOVANTA ANDAVANO “A BRACCETTO”

Reggio Calabria è storia e voglia di ripartire e ritornare grandi.

Uniti? Perché no, o magari a braccetto, come negli anni ottanta e novanta.

Alla presenza di due glorie della Reggina del Calcio, Maurizio Poli ed Emanuele Belardi e della Viola, rappresentata dal mito Kim Hughes e dal Coach Domenico Bolignano, una serata in allegria coordinata e cantata da Alfredo Auspici e dall’ex Presidente della Viola, Giusva Branca si è parlato di passato con uno sguardo al futuro.

 

Gianni Scambia, Presidente della grande Panasonic di Volkov e Garrett ha raccontato qualche aneddoto della sua grande Viola dialogando con il Presidente della Reggina dell’epoca, Pino Benedetto.

 

Undici miliardi per Gustavo Tolotti offerti dalla Virtus di Bologna.

L’Ingegnere conferma: i bianco-neri, complice una delicata condizione di Riccardo Morandotti, acquistato l’estate prima dal Torino avevano proposto una maxi offerta ai reggini.

 

E Hughes? “Prima di venire a Reggio Calabria ci ha pensato tantissimo.

Siamo dovuti andare fino a Denver per convincerlo.

Kim era stato scelto dalla società e secondo il regolamento dell’epoca se non avesse accettato Reggio Calabria non avrebbe potuto giocare in nessun altra squadra in Italia.

Era difficile venire a Reggio Calabria per lui anche perché era reduce dalla vittoria dello scudetto con la Virtus Roma”.

 

Reggina e Viola? Noi giovani dirigenti amaranto fummo invitati precedentemente invitati ad entrare nella Cestistica Piero Viola- ha affermato Benedetto – anche perché la dirigenza nero-arancio era più grande di qualche generazione.

 

Il gruppo di imprenditori della Viola era in primis un gruppo di amici ma allo stesso tempo un gruppo di professionisti di altissimo spessore in diversi ambiti, era gente seria che lavorava.

 

Noi giovani dirigenti partecipammo alla finanziaria della Viola e successivamente, complice il Professore Monastero ci trasferimmo in amaranto.

 

Non abbiamo mai avuto gelosia per la Viola ne i dirigenti amaranto hanno mai ostacolato in qualsiasi modo il mondo del Calcio: abbiamo sempre camminato braccio a braccio consapevoli che chi ne poteva trarre vantaggio era esclusivamente la città.

 

Rivalità? Mai e poi mai. Avevamo creato un treno per seguire entrambe le sfide – sottolinea un emozionato Ingegnere Scambia. Sono stati momenti bellissimi.

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