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ROBERTO BULLARA LA CURVA TI AMA (CANTAVA IL PALAPENTIMELE)

“Dico sempre che ho passato i migliori 7 anni della mia carriera sportiva. Era il posto più lontano dove potessi andare a giocare. Sono arrivato e mi sono trovato subito molto bene. La gente di Reggio sono sempre stati accoglienti e disponibili con un attaccamento alla maglia unico”.

Probabilmente è stata la diretta più riuscita del periodo post Covid, o semplicemente un pezzo di cuore mandato in scena sul nostro rettangolo multimediale.

Ricordate la diretta “Panasonic e dintorni”? Ecco tante ed imperdibili “pillole” venute fuori dall’appuntamento multimediale e Capitan Santoro rinnova l’appuntamento tra qualche anno..con Scambia Presidente.

Un record incredibile di visite grazie a cinque personaggi straordinari.

 

Capitan Santoro, Bullara,Avenia e Tolotti con la partecipazione straordinaria dell’Ingegnere Scambia, Presidente della grande Panasonic.

Pillole da Rac Live con Roberto Bullara

Reggio Calabria:_ Dico sempre che ho passato i migliori 7 anni della mia carriera sportiva.

Era il posto più lontano dove potessi andare a giocare.

Sono arrivato e mi sono trovato subito molto bene.

La gente si Reggio sono sempre stati accoglienti e disponibili con un attaccamento alla maglia unico.

E’ un qualcosa che non ho trovato da altre parti.

Sette anni unici e bellissimi.

Tanti successi sportivi, le giornate passate al mare.

La domenica mattina andavo a Scilla a nuotare, poi tiro e poi partita.

Il clima unico e spettacolare.

 

Mark vuole tornare a giocare? Basta allenarsi, Lui ha talento.

 

Stavo giocando in C Silver. Eravamo quarti in classifica. Gioco con mio figlio. Nella prossima stagione voglio continuare.

 

Il canestro con la Clear Cantù : partita abbastanza particolare. Un grande avversario.

Arrivammo punto a punto.

Ho ricevuto un passaggio da Donato che ha avuto fiducia nei miei mezzi ed ho fatto canestro.Una bella soddisfazione.

Pentimele strapieno, ovazione e festa grandiosa.

Mi è rimasto tutto nel cuore.

Andammo a cena e c’erano ancora persone che mi applaudivano, mi vergognavo molto, ma va bene così.

 

Treviso: non so se avremmo vinto lo scudetto successivamente.

La Virtus Bologna era una signora squadra.

La voglia e l’orgoglio poteva regalarci l’occasione della vita e potevamo vincerla quella finale.

 

Carlo Recalcati – Ha lavorato alla grande.

Anni di grandi risultati.

Ha avuto la capacità come tanti altri allenatori che sono stati grandi giocatori in passato di gestire nella maniera ideale tutte le persone che aveva.

Il nostro gruppo non aveva nessuna “testa matta” ma ci ha messo del suo insieme a Giovanni Benedetto.

Abbiamo fatto delle grandi stagioni e la gente di ricorda ancora adesso delle nostre giocate.

 

Hugo Sconochini – Quando giocava a Reggio arrivò come un ragazzotto timido.

Ci ha messo molto poco ad ambientarsi.

SI vedeva che c’era del talento.

Quando ha iniziato ad allenarsi con la prima squadra si vedeva che c’era un grande campione pronto a venir fuori.

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