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SI AVVICINA IL GINOBILI DAY: VERRA’ RITIRATA LA SUA CANOTTA DAGLI SPURS

Il 28 marzo 2019, i San Antonio Spurs renderanno ufficiale il ritiro della maglia numero 20 che Manu Ginobili, gladiatore argentino che ha mosso i primi passi in Europa alla Viola Reggio Calabria, ha utilizzato nelle sue 16 stagioni nella franchigia del Texas.

Quello che accadrà al AT & T Center è qualcosa di speciale ed accaduto già per le seguenti leggende:: Johnny Moore, Avery Johnson, Bruce Bowen, James Silas, Tim Duncan, Sean Elliott, George Gervin e David Robinson.

Domanda pazzesca per assistere alla cerimonia: il valore dei biglietti per la partita contro i Cleveland Cavs (oggi il team con il terzo peggior record della stagione in Nba) sono saliti alle stelle e si parte con i prezzi dei biglietti da $ 115 fino a 2.400.

Qualche mese fa è terminata un’era bellissima e stellare per un atleta che, adesso, potrà finalmente (perchè no) anche ritornare anche Reggio per ritirare il “suo” San Giorgino d’Oro: in tanti ricorderanno che l’anguilla di Bahia Blanca fu insignito dal Comune di Reggio Calabria della cittadinanza onoraria.

Nella passata stagione la Viola di oggi omaggiò il campione argentino con la creazione di una maglietta di colore albiceleste con la scritta Manu sul petto.

Quasi un quarto di secolo di attività sui campi di tutto il mondo, un percorso che lo ha visto vincere a qualsiasi latitudine, contro qualsiasi avversario.

Quattro titoli NBA (2003, 2005, 2007 e 2014, tutti con San Antonio), un titolo in Eurolega (con annesso premio di MVP) nel 2001 e l’oro olimpico nel 2004 ad Atene con la maglia dell’Argentina, splendido interprete di quella “generacion dorada” che ha incantato il mondo. Ginobili  ha vinto davvero tutto, è stato due volte All-Star NBA ed anche il miglior sesto uomo della lega (nel 2008), per due volte è stato miglior marcatore in Eurolega e per due volte ha anche portato a casa il campionato italiano, con la Virtus Bologna, in una carriera che gli ha regalato anche una medaglia d’argento ai Mondiali del 2002 ed un bronzo olimpico a Pechino nel 2008.

In sintesi? Il più grande di tutti.

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