SUPPORTERS TRUST: IL PENSIERO DOPO L’ASSEMBLEA DEI SOCI

La Viola è altro da chi tiene in ostaggio il suo nome per interessi personali, altro da gestioni ombrose e beghe finanziarie, altro da occupazioni abusive e bonifici fantasma- scrive Il Trust, ecco la nota

NOTA SOCIAL SUPPORTERS TRUST

IMPORTANTE

Abbiamo atteso l’assemblea di ieri per chiedere ai nostri soci il proprio pensiero, alla luce degli eventi che, sotto traccia, stanno prendendo forma in queste ore.

Il Trust, durante tutto il corso dell’anno, per mission statutaria, ha sostenuto attivamente le attività della società. Per amore dei nostri colori e per senso del dovere nei confronti dei ragazzi che hanno onorato la nostra canotta. Abbiamo sostenuto la società per questi – e non altri – motivi.

Adesso la società è sportivamente fallita per colpa di chi avrebbe dovuto gestirla.

Giungono notizie che raccontano che la vecchia dirigenza, assieme a quella recente, si sta riorganizzando per iscrivere una squadra che porta il nome Viola a un campionato nazionale.

Questa è per noi un’eventualità inaccettabile.

NOI NON SOSTERREMO MAI UNA “VIOLA” DI QUESTO TIPO.

Così ha deciso la maggioranza della nostra assemblea.

Non sosterremo mai chi ha gestito la faccenda negli anni delle penalizzazioni a raffica e dell’esclusione. E non solo! Ricordiamoci di Viola BIC, la Viola femminile e gli oltre 70 lodi “raccolti” negli ultimi sette anni.
Abbiamo cercato di salvare il salvabile per mantenere il basket di categoria in città. Ma adesso BASTA.
La Viola è altro da chi tiene in ostaggio il suo nome per interessi personali, altro da gestioni ombrose e beghe finanziarie, altro da occupazioni abusive e bonifici fantasma.

NOI DICIAMO NO A UNA VIOLA ZOMBIE.

Vogliamo una Viola nuova, degna di portare quel nome, vogliamo una Viola PULITA.

L’epoca di turarsi il naso è finita, servono cambiamento e rinnovamento, serve un’aria nuova, lontana mille miglia da coloro che hanno giocato e continuano a giocare con i nostri colori e la nostra storia.

Serve un progetto sostenibile, trasparente, partecipato, che preservi l’identità cittadina.

Noi, da parte nostra, ci siamo.

Abbiamo incontrato il Sindaco e a lui, nella sua qualità di garante dei cittadini, chiediamo di essere il motore per una Viola che sia Araba Fenice, e non Zombie.
Al Sindaco chiediamo di raccogliere attorno a un tavolo le forze positive della città per immaginare un futuro per la Viola, patrimonio dei REGGINI. E di nessun altro.

Che sia una resurrezione per i colori Neroarancio e non una “Violetta” gattopardiana che alienerebbe ulteriormente la città.

In un certo senso, aveva ragione Aurelio Coppolino. La Viola è di chi la ama, e non di chi la sfrutta tenendola in ostaggio.

La Viola siamo NOI.

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