Serie A2

UFFICIALE: MARCO CALVANI E’ IL NUOVO COACH DI SCAFATI

Come vi avevamo anticipato, lo straordinario  coach della Viola Reggio Calabria 2017/2018, fa ritorno in Campania.

Una stagione indimenticabile quella trascorsa in riva allo Stretto per coach Marco Calvani, iniziata con la presentazione nel salone dei lampadari di Palazzo San Giorgio e terminata domenica 22 Aprile al PalaCalafiore tra gli applausi di un’intera città, che ha ringraziato lui, il suo staff e la squadra per un’annata stratosferica durante la quale Marco è riuscito a tirar fuori davvero il meglio da un gruppo di ragazzi che ha dato tutto per la causa neroarancio.

Tanta amarezza, certo, quella è rimasta e rimarrà, per un finale che sarebbe stato certamente diverso senza una penalizzazione assolutamente fuori da ogni logica che ha punito incredibilmente il lavoro dello staff tecnico e dei giocatori, costringendoli a terminare anzitempo il campionato, senza disputare i Playoffs che avevano strameritatamente conquistato, con un 4° posto finale con 36 punti ed il 1° posto nel girone di ritorno.

Il segreto di questo risultato eccellente? Certamente il lavoro dentro e fuori dal parquet, ragazzi straordinari, un gruppo fantastico ma c’è un deus-ex-machina, che si chiama Marco Calvani oggi pronto ad una nuova avventura.

 

 

La nota dal Club

La Givova Scafati è lieta di annunciare di aver raggiunto l’accordo con Marco Calvani per la guida tecnica della prima squadra che, nella prossima stagione agonistica 2018/2019, sarà impegnata nel campionato di serie A2. Si tratta del terzo ritorno sulle sponde del Sarno per il 55enne allenatore romano, che ha già guidato la società gialloblù nella stagione 2007/2008 in serie A, subentrando a coach Teoman Alibegovic, e nella stagione 2009/2010 in Legadue, sostituendo l’esonerato Gigio Gresta. Marco Calvani porta con sé un bagaglio di esperienza ed un palmares di tutto rispetto. I suoi primi passi da allenatore li muoveva nel 1982 con le ragazze del Cus Roma, per poi occuparsi del settore giovanile alla Stella Azzurra e alla Virtus Roma, condite da alcune esperienze in serie C tra Termoli (1987/1988), Palmi (1989/1990) e Benevento (1993/1994). Tra il 1990 ed il 2001 macinava grande esperienza anche nel ruolo di assistente allenatore in prima squadra, ritagliandosi il ruolo di primo allenatore con funzioni di traghettatore anche in due occasioni: per otto partite nel 1998/1999 e tredici partite nel 1999/2000, subentrando rispettivamente a Valerio Bianchini e a Cesare Pancotto. Come capo allenatore, nel 2002/2003, firmava per la R. B. Montecatini (serie B1), conquistando, in tre campionati di fila, la promozione in serie A2, le semifinali playoff e la salvezza. La promozione in serie A2 e la Coppa Italia di B1 sono i trofei che si aggiudicava nel 2005/2006 sulla panchina della Scavolini Pesaro. In mezzo alle due esperienze scafatesi sedeva sulla panchina di Trapani (serie A dilettanti), per poi subentrare a Lino Lardo nel gennaio 2012 alla guida tecnica della Virtus Roma (serie A), ove restava anche la stagione successiva, raggiungendo la finale scudetto. Nel gennaio 2014 faceva capolino in terra siciliana, per guidare il Basket Barcellona, per poi fare ritorno in Campania e guidare l’Azzurro Napoli (serie A2), prima del fallimento. Nel novembre 2015 prendeva il posto di Romeo Sacchetti sulla panchina della Dinamo Sassari (serie A), mentre nelle successive stagioni allenava nella seconda categoria nazionale, prima a Recanati e poi a Reggio Calabria, con cui superava sia all’andata che al ritorno la Givova Scafati, ma retrocedeva in serie B a causa di una pesante penalizzazione comminata al club per irregolarità amministrative.

Dichiarazione del general manager Gino Guastaferro: «Marco Calvani è un coach di grande esperienza, reduce da una stagione molto positiva. Ritorna a Scafati, dove conosce bene l’ambiente e le ambizioni del club. E’ un allenatore che fa della dedizione al lavoro il suo credo e riesce sempre a trarre il meglio dai suoi giocatori, curandoli nella graduale crescita tecnica e tattica. E’ senza dubbio la migliore scelta che potessimo fare».

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