VIOLA: RIPARTIRE DA DOVE?

di Giovanni Mafrici – Dopo la cessione del titolo di Serie B tutta la comunità nero-arancio è sotto shock.

La cosa che lascia senza parole e che fa rabbia tra tifosi ed addetti ai lavori è che, anche di fronte alla voglia di fermare tutto delle Istituzioni tentando una corsa contro il tempo, il titolo sia stato ceduto.

Barcellona Pozzo di Gotto è in festa.

Da quel che trapela, le morosità (smentite dalla precedente società siciliana attraverso comunicato ufficiale) sono state risolte dalla nuova gestione.

I tre lodi esecutivi protagonisti dei rumors dell’estate potevano disturbare fermamente la trattativa che, in ogni caso dovrà essere confermata dal Consiglio Federale il 13 luglio 2018.

Il team siciliano partirà da un nemico sportivo della Viola degli ultimi anni come Giovanni Perdichizzi e da una squadra da PlayOff.

 

La ripartenza dei nero-arancio? Appare affare molto più che complicato per non dire impossibile.

Una C Silver intrigante come ha fatto la gloriosa Sutor Montegranaro?

Lo stop delle attività per poi cercare una ripartenza in B modello Juvecaserta?

 

Per informare il lettore, la differenza sostanziale economicamente parlando tra la C Silver e la B è un abisso: 

a) Una C Silver a vincere potrebbe costare come un B per salvarsi

b) Una C SIlver “basilare” potrebbe costare anche un decimo di un team di Serie B di buon livello

 

Tutte idee senza il dato più importante: chi sono i presidenti, i dirigenti, gli investitori in una terra martoriata da problemi di ogni tipo e con un economia latitante?

Oggi continueranno gli incontri per parlare di Scuola Basket Viola: Gaetano Condello, Direttore Sportivo della prima squadra nero-arancio, membro fondamentale della Viola nella gestione Muscolino e gestore del settore giovanile dei violini incontrerà l’Assessore allo Sport di Reggio Calabria Giovanni Latella.

Che ne sarà del Pianeta Viola? 

Nel frattempo rumors argomentano dell’inizio della “razzia” degli atleti del settore giovanile nero-arancio contattati e sondati da varie realtà del territorio e non solo.

 

Probabilmente per andare avanti in riva allo stretto servono esclusivamente progetti sostenibili(un miraggio nel basket di oggi).

L’illusoria Serie A2, spada di damocle incredibile per la dirigenza ed il management nero-arancio degli ultimi anni ha mandato in campo ex Capitani della Nazionale, giocatori titolati, prospetti azzurri, americani di Calibro tutti sogni che, grazie alla vittorie hanno riportato la gente al PalaSport(anche i più scettici) fino alla caduta, pesantissima e rovinosa degli ultimi mesi tra errori lampanti, situazioni da tribunale ecc ecc.

Una situazione mortificante per tutti gli sportivi reggini con un futuro sempre più nero.

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