C Sicilia-Calabria

A VOLTE RITORNANO, CHE TENUTA COACH VALERIO NAPOLI!

di Giovanni Mafrici  – Valerio Napoli: “Testa altissima contro la Dierre. Questa Virtus ha anima e cuore”

Un ritorno che sa di basket vero. Quello di Valerio Napoli in panchina, l’anno scorso artefice della vittoria in DR1 con la Virtus Trapani, è un lieto ritorno per il basket inter-regionale, un volto noto che molti ricordano ancora sulle panchine di Barcellona e Gioia Tauro. Ieri la sua squadra ha sfiorato il colpaccio contro la potente Dierre del suo ex giocatore Francesco Inguaggiato, dimostrandosi tutt’altro che arrendevole e combattendo a testa altissima fino all’ultimo pallone.

“Penso che sia ampiamente soddisfatto del tuo gruppo di ragazzi, coach?” gli viene chiesto a fine gara. “Sì, sì, abbastanza soddisfatto”, conferma Napoli, “anche se dobbiamo migliorare in certe situazioni di gioco. Però dico: hanno dato l’anima e sinceramente, dal punto di vista dell’impegno, non posso dire niente, ragazzi”.

La sua soddisfazione è tangibile, così come la sua filosofia di dare fiducia ai giovani. Li ho preparati tutta la settimana… Se vi allenate con la giusta intensità durante la settimana, lo spazio lo troveremo”.

Il progetto della Virtus è ancora in costruzione, come sottolinea lo stesso coach: “Aspettando Ariel Svoboda e aspettando di trovare ancora i meccanismi giusti, perché in un gruppo consolidato inserire quei quattro, cinque elementi non è facile”.

Sul campionato, Napoli offre una lettura realistica: “Penso che i gironisiano squilibratiperò poi vedi i risultati, c’è molta differenza”. E mette in luce la natura del suo gruppo: “Il discorso è che ormai è un basket molto atletico. Noi sicuramente non siamo atletici da questo punto di vista. Cerchiamo di compensare con l’intelligenza, con l’esperienza, la tecnica… Questi sono tutti ragazzi che finiscono alle 8:00 di lavorare e vengono a farsi l’allenamento. Quindi capisci che non fanno questo come mestiere, fanno tutt’altro come lavoro, e questo è un divertimento”.

Il ritorno in panchina per Napoli è stata una scelta dettata dalla passione. “Mi era mancata sì, la pallacanestro… più che altro è stata una scelta mia di non allenare più. Poi l’anno scorso mi ha chiamato la Virtus… e spero di resistere il più possibile, finché la mia salute me lo permette”.

Infine, un affettuoso ricordo sul coach avversario della sera, Francesco Inguaggiato, suo ex giocatore. “Ciccio era un mio giocatore… Era forte, era un grintoso giocatore, giocava molto sul perimetro”. 

Una sconfitta che non offusca la soddisfazione per una Virtus che, sotto la guida di un coach esperto e passionale, ha dimostrato di avere carattere e un’identità in costruzione, fatta di cuore e voglia di crescere.

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