AL VIA I PLAYOFF NBA:ECCO DOVE POTER SEGUIRE LE SFIDE DEI PRO

di Gaetano Laganà – Si è conclusa nella notte tra mercoledì e giovedì la lunghissima Regular Season, fornendo l’ultimo verdetto mancante: i Twolves fanno fuori Denver nello scontro diretto decisivo e si assicurano l’ultimo posto ad ovest, tornando ai playoff dopo 14 anni.

Era una delle stagioni più attese degli ultimi anni a causa delle “pazze” trade della scorsa estate che effettivamente avevano cambiato alcuni equilibri ed è probabilmente rimasto tanto amaro in bocca per colpa dei molti, troppi, infortuni che hanno fermato soprattutto i Big. Ora, all’alba dei playoff, gli spunti da analizzare sono comunque numerosi.

Innanzitutto, il record migliore non è più nella baia di San Francisco. I Warriors, con qualche infortunio di troppo, hanno lasciato lo scettro agli Houston Rockets della nuova coppia Paul-Harden. I Texani, con CP3 in regia, hanno letteralmente dominato la stagione, basando il loro gioco su un attacco inarrestabile e frantumando record su record. Il secondo posto ad ovest è per GSW che ha giocato larghi tratti della stagione facendo a meno anche di 3/4 dei suoi pezzi pregiati. Tutto sommato il risultato può anche essere soddisfacente. Dietro è una bagarre, con ben 8 squadre in sole 7 vittorie di distanza. Portland, dopo averlo quasi perso, si riprende il terzo posto ad ovest e si conferma una squadra che con un giusto mercato estivo può fare il salto di qualità da tempo sperato nell’Oregon. OKC dei big three chiude quarta, acciuffando per i capelli quel fattore campo tanto importante, almeno per il primo turno. Westbrook chiude la seconda stagione consecutiva in tripla-doppia di media, ma nella chimica di squadra c’è ancora qualcosa che non torna. Al quinto posto i Jazz rinati dal dopo All Star Game, grazie all’esplosione definitiva rookie dei sogni Donovan Mitchell. A Salt Lake City sono in piena forma per dare fastidio. Sesti i Pelicans, trascinati da uno strepitoso Anthony Davis, ma privi dell’altra torre Cousins fuori per il resto della stagione. Settimi i “misteriosi” Spurs. Sarà ricordato come il mistero di San Antonio quello che è accaduto a Kawhi Leonard. L’ala texana ha saltato praticamente tutta la stagione, creando un caso mediatico nazionale. Per gli Spurs sta bene, per i suoi medici no. Il risultato è che Leonard probabilmente non scenderà in campo nemmeno ai playoff lasciando i nero-argento in una situazione scomoda e complicata. Infine la nuova Minnie dei giovani big three. Non è andata proprio come si sperava dopo una buona partenza, ma l’infortunio di Butler ha sicuramente complicato i piani. Jimmy è tornato e vedremo cosa succederà.

Da est arrivano sorprese anche clamorose e si può dire che per molte franchigie le montagne russe sarebbero più lineari. Il Canada è in festa. I Toronto Raptors sono primi ad est col secondo miglior record della lega, grazie ad un DeMar DeRozan formidabile ed una panchina che produce quasi quanto il quintetto. Dietro c’è la sfortunatissima Boston. I Celtics hanno iniziato con un infortunio illustre (Hayward) ed hanno concluso allo stesso modo. Kyrie Irving ha terminato la stagione anzitempo e non parteciperà ai playoff, lasciando i compagni decisamente in balia delle onde. La terza piazza è occupata dalla sorpresa più incredibile e lieta della stagione. Philadelphia è tornata, The Process ha preso forma e fa molta paura. I Sixers, dalla trade che ha portato in extremis Belinelli nella città della Pennsylvania, hanno messo il turbo e non si sono più guardati indietro. Simmons ha dominato, nonostante l’età e le percentuali al tiro degne di una C silver, Embiid è già in grado di spostare gli equilibri ed il resto del roster è costruito con maestria. Inoltre, è rientrato la prima scelta Fultz che ha già dato ottimi segnali nel finale di stagione. Quarti i Cavs di King James. Il Re alla sua 15^ stagione non sembra dare cenni di invecchiamento. La superiorità è imbarazzante e sul libro dei record il suo nome inizia a comparire troppo spesso ed in diverse voci per non inserirlo probabilmente tra i primi 3 di sempre. Se Cleveland è quarta e farà strada ai playoff dipenderà tutto da lui, il resto della squadra può essere solo di supporto. Indiana vola ed è quinta sulle ali del talento di Victor Oladipo e del figlio del grande Arvidas, Domantas Sabonis. Talento sconfinato e soprattutto tanta voglia di combattere per lui ed una squadra tutto cuore per provare a ripartire dopo molte stagioni non esaltanti. Miami con il ritorno di Wade risale al sesto posto e ritrova lo spirito giusto per affrontare la post-season. I Bucks non decollano e rimangono settimi, nonostante Antetokounmpo dimostri giorno dopo giorno di essere probabilmente di una specie diversa dalla nostra.

Ottava la delusione Washington che dopo l’exploit dello scorso anno non è riuscita a ripetersi.

I PLAYOFF

 

Ovest

Houston Rockets-Minnesota Timberwolves

Golden State Warriors-San Antonio Spurs

Portland Trail Blazers-New Orleans

Oklahoma City Thunder-Utah Jazz

 

Est

Toronto Raptors-Washington Wizards

Boston Celtics-Milwaukee Bucks

Philadelphia 76ers-Miami Heat

Cleveland Cavaliers-Indiana Pacers

 

Per gli appassionati, come sempre, sarà SKY a “regalarci” tante notti insonni. Si comincia nella serata disabatocon Warriors-Spurs in diretta alle 21 su Sky Sport 2 HDed a seguire Raptors-Heat sempre in diretta alle 23:30 su Sky Sport 2 HD. Domenica, invece, saranno trasmesse Cavs-Pacers in diretta alle 21:30 su Sky Sport 2 HDed a seguire Thunder-Jazz in diretta alle 00:30 su Sky Sport 2 HD. Lunedì notte sarà il turno di Sixers-Heat in diretta alle 2 su Sky Sport 2 HD.

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