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Balarm Palermo a Reggio: tre giorni di basket e famiglia al PalaLumaka,parla Coach Cannella

Reggio Calabria – Tre giorni intensi, all’insegna dello sport e della condivisione. La Balarm Palermo, società siciliana guidata dal coach Fabrizio Cannella, è stata ospite del Team Lumaka Reggio Calabria in un’esperienza che va oltre il semplice confronto cestistico.

 

Coach Cannella, com’è andata questa tre giorni a Reggio Calabria?
“Benissimo. La sensazione è stata quella di arrivare in un luogo che conoscevamo da tempo. Ci siamo sentiti a casa, forse anche meglio che a Palermo. L’accoglienza è stata incredibile, sia da parte della società che delle famiglie.”

Avete viaggiato con un bel gruppo…
“Sì, siamo venuti con 36 ragazzi e uno staff di quattro persone. Il nostro obiettivo è stare accanto a questi giovani, tenerli in campo ma con una priorità chiara: gli studi. I risultati sportivi arriveranno col tempo, non abbiamo fretta. L’importante è accompagnarli nella crescita.”

Come è nata la vostra società?
“Conosco il coach Piero Musmeci dal 2016, è stato lui ad avvicinarmi alla pallacanestro. L’ho seguito per tre anni, ho fatto corsi, e nel 2020, tra i due lockdown, ho deciso di fondare la Balarm. Forse l’isolamento ha fatto nascere qualcosa di buono!”

Che impressione avete avuto del Team Lumaka?
“Una convergenza di attenzioni verso tutti i ragazzi, dall’ultimo al primo. Oggi a pranzo ci siamo resi conto che sarà difficile ricambiare tanto affetto. Questa società e queste famiglie ci hanno dimostrato cosa significa vera accoglienza.”

A Palermo come vi organizzate con gli impianti?
“Noi ci alleniamo all’aperto da settembre a giugno. Solo quest’anno abbiamo avuto uno spazio al chiuso, ma la nostra formazione avviene principalmente outdoor. Forse sembra un limite, ma dal punto di vista educativo, l’aperto forgia di più. E le famiglie ci sostengono, segno che il percorso è giusto.”

La visita si conclude con un arrivederci: “Grazie a Reggio Calabria per questi giorni indimenticabili. Ora la palla torna a Palermo, ma sappiamo di aver trovato un’altra casa al Sud.”

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