Bolliti nel Cuore: Intervista a Francesco Irrera, il fuorisede calabrese che si divide tra Milano e Reggio
A volte la vittoria è fatta di connessioni, di affetti che superano la distanza e di un senso di appartenenza che non conosce confini. È la storia di Francesco Irrera, giovane studente fuorisede calabrese a Milano, e della sua avventura con i Bolliti Misti la squadra che si è aggiudicata il prestigioso campionato ASC.
Proprio da Milano, tra una sessione di studio e un torneo universitario, Francesco racconta a noi di Rac l’emozione di aver vinto un titolo con i compagni della sua terra.
Francesco, partiamo dal progetto. Cosa sono i “Bolliti Nel Cuore”?
«Il Progetto Bolliti è un progetto stupendo di quest’anno, creato e realizzato principalmente da Carmine Palma, il presidente e Saso Motta, poi con l’aiuto del coach Cimino. È stata un’iniziativa fantastica».
Nonostante la distanza, sei riuscito a farne parte. Com’è stata la tua esperienza?
«Un anno divertente, bello, piacevole, soprattutto perché abbiamo pure vinto! Io purtroppo ho giocato poche partite essendo a Milano, però comunque è stato bello seguire anche a distanza, sentire i ragazzi, essere parte del gruppo».
La sua non è stata una presenza fisica costante, ma il suo contributo e il tifo da lontano sono stati un tassello importante del successo della squadra. Una squadra che, come ricorda Francesco, è un vero e proprio concentrato di calabresità.
Il vostro è un gruppo molto unito, vero?
«Sì, siamo tanti ragazzi di qui. Si potrebbe fare una squadra tutta calabrese, magari con il Black Orange… tutti calabresi si potrebbe pensare».


