Brosio:Quante cavolate stanno facendo?

 

 

Mi permetto di scrivere ed inviare questo mio pensiero perchè ho l0esigenza di sfogare la mia amarezza, e perchè vorrei dare il mio modesto contributo alla discussione che Reggioacanestro puntualmente ha aperto. La mia amarezza nasce dalla costatazione che ogni anno vengono ideati regolamenti cervellotici, che invece di aiutare il movimento a crescere, invece di facilitare l accesso all’ attività cestistica stessa rendono tutto più complicato, mortificano la passione e la dedizione di molti appassionati. Secondo me la federazione e vertici cestistici nazionali come un buon padre di famiglia dovrebbero fare di tutto per migliorare le condizioni del nucleo familiare, far di tutto per ampliarsi e rendere la vita ai soggetti della stessa più agevole e migliore in senso lato….ed invece ogni anno assisto a delle decisioni lunatiche e pure contradditorie. Beh, potrebbe esser una mia percezione, un semplice punto di vista non condivisibile, ma penso che tutte le manifestazioni esterne supportino i miei dubbi. Entriamo un po nel merito.

Partiamo dalla serie A, Lega a noi lontana, ma voglio ricordare che il movimento è sistema unico e le decisioni hanno ripercussioni su tutti gli anelli della catena dal vertice fino al basso.Quest’ anno hanno introdotto la regola che chi retrocede, precisamente la penultima può pagare 500 mila euro ed evitare la lega inferiore…vi sembra una cosa sensata??? va contro tutti gli ideali dello sport, vuol dire che non esistono meriti, ma solo il valore dei soldi, cose inaudite ed inaccettabili, come dire tu sei ricco e giochi tu sei meno ricco e sei estromesso….. e poi mi dite perchè una squadra di Lega Due deve investire, provare a salire se poi succede tutto questo? Si sono inventati pure la terza lega o non so come si chiama, un campionato per soli giovani, indipendentemente se sono bravi o scarsi, quindi un potenziale campionato scarso dove non migliora nessuno e magari gente scadente prende pure un bel gruzzoletto per rappresentare piazze importanti, mentre giocatori bravi che meritano la categoria e aggiungo che ci vivono devono giocare in leghe inferiori, piazze più scadenti e per meno soldi.

Mi dite perchè una società come potrebbe esser la stessa Viola dovrebbe investire tanti soldi per fare un campionato simile, se non può sceglier il tipo di squadra da costruire e se poi comunque deve stravolgere l’anno successivo il roster, con tutto quello che ne deriva? Ancora non si è capito che i giovani bravi devono giocare nella Lega Due, oppure in B dilettanti che adesso è comunque un campionato importante, se non ci sono campionati competitivi i giovani non possono migliorare. Perchè non prendiamo esempio dalla Spagna, dove ci sono campionati molto competitivi, poco protezionismo e palazzetti sempre pieni….e se non sbaglio giovani importanti e anche una nazionale molto forte?? Passiamo ai costi. questi sono già elevati, fare basket in Calabria è difficile, ci sono pochi sponsor e risorse, quindi bisogna cercare di limitare le uscite, ed invece con i parametri dati alla mano i almeno in C Due e parlo di questa categoria perchè la conosco direttamente i costi sono aumentati almeno del venti trenta %….vi sembra poco?? e lo stesso si può dire per la C Dil(la vecchia C uno) visto le defezioni e non parliamo della serie d, ricordo che quest’anno il campionato era composto dal minor numero di squadre della storia del campionato stesso. A supporto della mia tesi il grande “boom” delle iscrizioni in promozione, categoria dove non ci sono parametri, e campionato notoriamente puramente amatoriale, quindi la Federazione incentiva ad andare verso il basso non verso l’eccellenza. bene ne prendiamo atto. Non dico che i parametri sono sbagliati, ma bisogna concertarli con maggior sagacia, e sensibilità. E poi chi ha deciso tempi e importo?

vi sembra possibile che per tesserare un qualsiasi giocatore in C Regionale ci vogliono milleeduecento euro??? e in C Dil  più di quattromila??

secondo me bisognava almeno creare un “range” in ogni categoria, per esempio in C Dil,da mille a tre mila, in modo che le società potessero trovare degli accordi, anche in funzione del valore del tesserato. Invece sempre decisioni calate dall’alto, senza mai interpellare i soggetti interessati, magari prendendo in considerazione anche le singole situazioni territoriali. E adesso veniamo all’argomento attuale, il nuovo regolamento degli under in c regionale. Premesso che secondo me i giovani sono la vera ricchezza di una società, e che bisogna trovare tempi e modi per farli giocare e maturare in campionati piu competitivi possibili, sono pure convinto che regole troppo protettive non sono utili alla causa. Infatti io non ero molto d accordo con la decisione di farne giocare 4, li reputavo un po troppi, anche in virtù che non vedevo tutti questi giovani di valore in giro per la Calabria(le batoste al Trofeo delle regioni contro rappresentative di tutta Italia ne sono l’esempio più importante).Ma bisogna dare pure merito che grazie a questa regola effettivamente hanno giocato tanti giovani, ed è pur vero che l’appunto mosso dal Professore Melara (molti stanno solo in panchina) pure essendo pertinente,non è del tutto vero visto che alla fine ma alla fine eri costretto essendo QUATTRO a farli giocare. Faccio un semplice esempio. L’anno scorso quando costruivo la mia squadra io dicevo: bisogno prima trovare almeno due under di valore, vedere quello che si trova e poi prendere i seniorr ,cioè la squadra partiva dagli under, invece questanno io dico: gli under se li trovo li trovo se no tanto in otto posso giocare benissimo chi se ne frega.E  poi tu non puoi sconfessarti cosi repentinamente e se mi permettete senza nessun preavviso, come fa una società a programmare, ma smettiamola?

Permettemi una provocazione e una proposta.

La prima, facciamo tutti un campionato amatoriale, tanto visto che non c è incentivo a migliorarsi e dei costi insostenibili a questo punto ci facciamo un campionato tra amici, lo arbitriamo noi e mettiamo un premio finale in palio.

La seconda, prendendo spunto dalla proposta dell’amico Franco Pirrera di Castrovillari, organizziamo un incontro, non curiamo il nostro orticello e cerchiamo di avere un peso anche noi che facciamo sacrifici e amiamo questo sport nelle decisioni,onestamente mi sono stancato di subire le decisioni altrui in modo passivo tra la polvere di chi è bravo a mettersi in mostra solo quando arriva l’Italia. Magari non servirà niente ma almeno proviamoci. anzi propongo a Reggioacanestro (che ha dimostrato in questi anni di tenerci davvero a questo sport) di farsi promotore di queste mie solletcitazioni se lo ritiene opportuno.

Mi piacerebbe sapere cosa ne pensano anche gli altri appassionati come me.

Infine permettetemi di fare un osservazione anche simpatica in merito alla lotta perorata dal giovane over Peppe Beatino, un atleta che è veramente un esempio di dedizione e di comportamento sportivo, un vero vanto per il movimento. spesso si adulano tanti idioti solo perchè hanno un pò di talento, Beatino è uno che gioca ad ottimi livelli da tanti anni e ancora è molto competitivo, non vedo perchè persone come lui non possano giocare nella categoria che meritano.

Io sono contro tutti gli eccessi di protezionismo. Perchè dei bei aitanti ragazzi di trentacinue anni devono stare sugli spalti per far posto a degli smidollati e rammolliti diciottenni? gioca chi merita e ha voglia per me.Q uindi solidarietà all’Abba. certo magari mettere un tetto, ma onestamente un veterano solo mi sembra troppo penalizzante.

Francesco Brosio, coach Aspi Padre Monti Polistena

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