Capobianco: “Gaetano Gebbia, insegnante per tutti noi”
Di Giovanni Mafrici – Reggio Calabria torna a respirare l’aria del grande basket, e lo fa con un ospite d’eccezione presente alla super sfida di Italia-Ungheria: Andrea Capobianco, Commissario Tecnico della Nazionale Italiana di Pallacanestro Femminile.Capobianco ha espresso tutta la sua emozione nel rivedere un palazzetto così carico di storia e passione.
“Reggio Calabria ha fatto la storia della pallacanestro, e vedere un palazzetto così è bellissimo,” ha dichiarato Capobianco. “Ci sono stato qualche anno fa, ma oggi è tutto ancora più bello, con un sapore davvero speciale.”
Il legame tra Capobianco e Reggio Calabria è radicato nel tempo. “C’è mancato poco per la mia firma qui tanti anni fa,” ricorda il CT, riferendosi agli anni 2008-2009. “C’è mancato pochissimo, ma ogni volta che vengo qui mi emoziono, perché questa è davvero una terra di pallacanestro.”
Capobianco ha poi ricordato le sue prime finali nazionali, vinte proprio a Reggio Calabria, e ha reso omaggio a Gaetano Gebbia, figura iconica del basket reggino: “Gaetano è stato un insegnante per tutti noi, una persona straordinaria che fa parte della storia importante della pallacanestro.”
L’attenzione si è poi spostata sulla nuova generazione di talenti del basket italiano. “Abbiamo una nazionale giovane, molti di questi ragazzi hanno fatto tre nazionali giovanili,” ha spiegato Capobianco. “Li conosco molto bene e dobbiamo essere orgogliosi di loro.”
Il CT ha anche ricordato i suoi trascorsi a Reggio Calabria da avversario, quando durante una pausa della Viola giocava l’Audax in Serie C1: “Ricordo le sfide con Peppe Poeta(oggi allenatore capoclassifica della Lba e vice del Ct Pozzecco). in campo, sembra passata una vita. Questo dimostra che la pallacanestro si può fare anche partendo dall’essenza, dalle basi, e talvolta anche dalla Serie C.”
Capobianco ha poi sottolineato l’importanza del progetto femminile e del ritorno alle basi: “La base è l’anima della pallacanestro, e questa cosa mi riempie di gioia.”
Le parole di Capobianco sono un messaggio di speranza e di incoraggiamento per tutto il movimento cestistico reggino, che guarda al futuro con rinnovato entusiasmo.