Catanoso:Una Botteghelle bellissima

 

 

 

Una annata da urlo, senza dubbio la tua migliore annata in canotta Botteghelle complice un gruppo da favola. Come hai vissuto questa splendida stagione?

Sicuramente posso ritenermi soddisfatto di questa mia annata; sono davvero contento d’esser rientrato all’interno di questo progetto coi giovani della Viola che si sono subito amalgamati formando un gruppo coeso ed unito insieme a noi veterani. è stato come fare un salto nel passato di quando ero io il “giovanile” di turno

 

Salgono Villa e Crotone. Sei legato ai pitagorici da una grande amicizia complice un bel periodo alla New Team. Che ricordi porti con te di quella esperienza ?

 

Di certo non si dimenticano facilmente i 3 anni trascorsi a Crotone, con una favolosapromozione ed un’esperienza in C1 che mi ha fatto crescere sotto vari aspetti…sono legato  alla città che mi ha accolto e fatto sentire come se fossi a casa mia…in particolare devo ringraziare la famiglia Venuto che mi ha aperto le porte di casa e fatto sentire come fossi uno della loro famiglia, in particolare Cristian con il quale siamo in ottimi rapporti e ci sentiamo spesso

Ovviamente non posso non annoverare il presidente Carbone, Ugo Maeran e tutti coloro militavano all’interno dello staff, il simpaticissimo Fabio Pirillo, Patrizio Caldarola e Piero Masci.

 

Hai giocato accanto a tanti giovani in arrivo dal settore giovanile della Viola. Che pensi della loro crescita ?

 

Quest’anno la squadra era composta per la maggioranza da giovani provenienti dal settore giovanile nero-arancio, ho potuto constatare i miglioramenti giorno dopo giorno di questi ragazzi che, oltre ad essersi dimostrati umili ed educati, ci hanno permesso di poterci allenare sempre in numero idoneo; vorrei fare un plauso in particolare per coloro che entravano pochi minuti in campo, non mollando ed allenandosi costantemente hanno contribuito alla crescita di tutti noi (come ad esempio Totino, Barreca, Labate, Panzera). in più abbiamo potuto contare su qualche altro più “rodato” in termini di esperienza come La Russa, Cuzzola, Viglianisi e Pandolfi, i quali credo abbiano fatto ulteriormente un salto di qualità dimostrandosi pronti per questo campionato e non solo.

 

Un tuo giudizio sulla guida tecnica di Seby D’Agostino e Peppe Polimeni ?

 

 

Che dire dei due coaches, sono davvero grato per la loro inestimabile dedizione e passione che quotidianamente dedicano a questo fantastico sport e sopratutto per i valori che tramandano ai giovani:il mio miglioramento è merito anche loro che mi hanno insegnato e diretto in maniera esemplare, sono molto grato a Seby e Peppe anche per avermi dato un ruolo importante all’interno della squadra, in più mi lega ulteriormente il rapporto d’amicizia che si è instaurato e fortificato quest’anno.

 

Giochi da tantissimi anni ed hai vissuto il declino globale del basket italiano e locale. quale potrebbe essere la ricetta per risalire la china ?

 

purtroppo, come ben dici, giocando da un pò di tempo ho potuto assistere a questo declino cestistico sia nazionale che locale (forse sopratutto). credo che innanzitutto serva dare una sterzata nella giusta direzione, cioè non indebolendola incrementando i parametri e cercare di investire di più di quanto si faccia nei settori giovanili e nel reclutamento di allenatori preparati e competenti.

 

Progetti per il futuro ?

 

il mio futuro lo vedo sicuramente qui al Botteghelle, ormai per me è diventata una seconda famiglia,siamo un gruppo fantastico dentro e fuori dal campo e credo che questa sia la ricetta necessaria per divertirsi tutti assieme..

Sono particolarmente legato al capitano Marco Pensabene, il quale mi ha accolto esopratutto stimato dal punto di vista cestistico e non solo lo stesso devo dire di Fabio Cilione, persona eccezionale, il mitico presidente Musolino e Paolo Surace:Grazie a tutti

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