Serie B Interregionale

CAVALIERI:”ADESSO SO QUAL E’ LA MIA STRADA”

Intervista al capo allenatore del Castanea Basket. L’ex Viola e Vis vince il girone di B Interregionale al termine di una bella stagione, vissuta con impegno e passione.Si è concluso il Play-in Out. Catanzaro affronterà l’Antoniana, con prima palla a due nel prossimo week-end, a differenza del Play-off che inizierà sette giorni dopo, anche perchè, cinque aitanti Svincolati Milazzo, Maiorana,Clement,Malaul,Scredi e Giambò stanno giocando le finali del campionato Under 19 D’Eccellenza.

Abbiamo ascoltato le impressioni di Coach Claudio Cavalieri, che, vince la speciale classifica del Play-In Out con il suo Castanea:

“Per tanti, chiudere la stagione al primo posto potrebbe non sembrare un grande traguardo nel girone Play- in out . Per noi, invece, era un obiettivo. Non il primo — quello era salvarci — ma sicuramente il secondo. E ce l’abbiamo fatta e di sacrifici ne abbiamo fatti tanti.
Ho sentito tante cose quest’anno. Alcune belle, altre meno. Le prime a volte fatico a crederle persino io, ma le seconde… le seconde mi hanno dato forza. Mi hanno spinto a fare di più, a non mollare, a restare concentrato sul mio obiettivo, a tenere lo sguardo fisso su ciò che conta davvero.
Grazie a chi ha creduto in me, a chi mi ha supportato (e siete stati in tanti). Grazie alle mie stelle, una su tutte, che continuano a brillare per me e con me. Grazie alla mia famiglia, che amo con tutto il cuore. Grazie alla società Castanea, che inizialmente aveva dubbi e incertezze, ma che mi ha accolto permettendomi di dare tutto, anche se lontano da ciò che avevo costruito”.

Una dedica?
“Un grazie speciale al mio direttore Busacca, ai miei referenti, ai colleghi del Collegio Sant’Ignazio: mi avete aiutato ad essere presente, sempre. Allenamenti, partite, ogni momento vissuto con questa squadra è stato possibile anche grazie a voi.
E poi sì, grazie anche a chi non credeva in noi. A chi ci aveva dato una stella e mezza a inizio stagione. A chi ci prendeva in giro, a chi pensava che questo progetto fosse destinato al fallimento. Voi siete stati la mia benzina. Mi avete dato lo stesso fuoco che sentivo da giocatore: quello che ti fa stringere i denti e andare oltre. Perché io il basket lo amo visceralmente. E amo vincere, stupire, convincere.

 

E grazie a tutti gli allenatori con cui mi sono confrontato durante la stagione. Lunedì, mercoledì, giovedì… quante chiacchierate preziose. Mi avete fatto crescere.”
Progetti per il futuro Coach?

“Oggi so qual è la mia strada. E no, non mi fermerò. Ho ancora sogni da inseguire. Con la B2 chiudiamo primi. Con l’Under 15 eccellenza , un’altra finale in arrivo dopo il titolo regionale dell’anno scorso.

Sono cresciuto tanto quest’anno. Ma ho ancora fame. Ho bisogno del basket. È la mia vita. Lo sapevo già da bambino. E ora più che mai, so che non sono il più bravo, ma so di avere un dono. Per tanti, chiudere la stagione al primo posto potrebbe non sembrare un grande traguardo. Per noi, invece, era un obiettivo. Non il primo — quello era salvarci — ma sicuramente il secondo. E ce l’abbiamo fatta.

I playoff? Non li abbiamo centrati. Ma la cavalcata resta grandiosa. E soprattutto, resta una certezza: senza i miei ragazzi, nulla sarebbe stato possibile.

Sono loro il vero cuore pulsante. Hanno avuto talento, follia, fisicità, umiltà e voglia di sacrificarsi. E io, da parte mia, ho provato a dare loro spazio, a guidarli, a supportarli. I giovani non vanno messi da parte: vanno formati, ascoltati, stimolati. Hanno bisogno di novità, di fiducia, di ritmi intensi ma san”i.

 

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