CHE FUTURO REGALERA’, LA PALLACANESTRO VIOLA POST-RENZI?

Come vi avevamo annunciato, Andrea Renzi ha rescisso. E adesso?

Probabilmente, non serve far drammi, serve continuare a lavorare, sia in campo che fuori, passo dopo passo, considerando che, l’obiettivo del volo in B D’Eccellenza è realmente un miraggio lontano.

I proclami avventati di inizio stagione, ovvero della vittoria della lotteria della A2(mai così ardua e complessa da decodificare), invece, sono realmente una chimera irrealizzabile.

Con o senza Capitan Renzi, ritornato nella sua Trapani in una categoria che gli compete(la serie A2), sarà di per se impresa ardua per i ragazzi di Coach Bolignano strappare il quintultimo posto in classifica e poi, giocarsi un ancor più arduo spareggio(senza fattore campo a favore) contro la quinta classificata del girone A.

E’ anche vero che il girone di ritorno inizia domenica e che le variabili sono tantissime.

Insomma, c’è un bel muro da scalare.

Mai dire mai: mai abbassare la guardia, anche perché le prossime quattro giornate sono una più complicata dell’altra.(dalla prossima a Mestre, per non parlare di Rucker, Padova ed Orzinuovi).

LA FORMULA– E’ doveroso ricordare la formula del campionato. Riepilogando: le prime quattro classificate di ogni girone giocheranno un raggruppamentoPlayOff al termine della stagione regolare ad incrocio: Il girone B s’incrocerà con il raggruppamento A.
Le quattro vincenti, due per raggruppamento dunque, atterrano la promozione in A2, le restanti si accomoderanno in B D’Eccellenza.

Dalla 5 alla 12 si giocheranno degli spareggi secchi al meglio delle 5 partite(sempre ad incrocio) per sancire chi volerà in B D’Eccellenza e chi verrà retrocessa in interregionale(la nuova b2).

Dalla 13 alla sedicesima, invece, i team si accomoderanno nel torneo interregionale, raggruppamenti futuri che verranno gestiti dai Comitati Regionali.

Tirare i remi in barca? Dopo la tribolata estate a livello societaria sarebbe un vero e proprio peccato.

Dopo la “pazzia” estiva di rimanere in piedi tra mille problematiche, evitando di ricollocarsi in altra categoria e nonostante un girone inspiegabile e malevolo creato da Lnp e ratificato dalla Fip(senza nessuna protesta plateale delle parte lesa) sarebbe inopportuno “gettare tutto alle ortiche””.

E’ ovvio che, piacerebbe a tutti(dal tifoso accanito, evetualmente tesserato Trust, passando per il cittadino amante del basket che preferisce passeggiare sul Corso Garibaldi domenica alle ore 18) che il club fosse acquistato da uno “Sceicco” qualsiasi.

Quanta gente ritornerebbe al palazzetto in caso di grossi nomi, acquisizione di titoli di A ed ambizioni? A nostro avviso, tantissima.

Fa specie, leggere dei numeri della Reggina del Calcio allo Stadio, nonostante l’incredibile stagione degli amaranto.

Perdere anche la sicurezza che in caso di esplosione(come nell’annata Calvani) la gente sarebbe pronta a ritornare in chiave massiccia al PalaCalafiore è una notizia che non ci piace e che forse non è realtà.

Analizzando la questione dal punto di vista storico, tutto gira attorno al nome “Viola”.

Ripartire dal glorioso nome è un fardello che ha degli oneri e degli onori.

La giovane Pallacanestro Viola, probabilmente, non deve mai dimenticare il suo status, la propria gioventù e la propria genesi, nata pochi anni fa grazie a sacrifici personali.

L’auspicio è che, questi “volontari” con a capo Carmelo Laganà, restino in piedi in qualsiasi tipo di situazione, con la voglia dell’anno della fondazione, delle trasferte a Catanzaro e delle triple di Pandolfi in C Silver. I gradoni da scalare a livello economico e senza un magnate, dei fondi o una proprietà esterna alle spalle diventano mese dopo mese sempre più tortuosi ed i poco attenti, sottovalutano che, questa dirigenza è già al terzo anno di Serie B, season che, per la realtà imprenditoriale reggina è quasi un qualcosa di miracoloso.

Chi sarà il nuovo Capitano del Club? Noi, sinceramente, proporremmo Amar Balic, atleta che, ha fortemente voluto sposare, nuovamente, la causa Reggio.

Cosa servirebbe sul mercato? Probabilmente un lungo da affiancare a Stefano Spizzichini ma, è ovvio che, occorrerà fare i conti con le casse del club, sicuramente sollevate dopo il saluto ad Andrea Renzi, atleta che, numeri alla mano, saluta la B da top scorer del girone e primo per valutazione.

Era chiaro che, strappare in estate a giochi acquisiti un nome altisonante come quello dell’ex azzurro fu un colpo assoluto. Chiaro è anche che, con la posizione di classifica attuale, le statistiche da urlo e le richieste a grappoli, l’addio di Renzi, nonostante il suo ruolo da Capitano, sarebbe prima o poi arrivato.

Cosa non servirebbe? Eventuali nuove partenze, complice la complicata situazione di classifica e stimoli sempre più lontani.Un pò quello che sta accadendo al Green Palermo che, dopo Morciano a Faenza ha perso anche il bomber Mosciarelli con direzione Bergamo,diretta concorrente dei reggini che aveva già ingaggiato l’ex Roveda.

Non è un dramma “retrocedere” in quella che sarà la nuova B2, ovvero un campionato che verrà denominato “Interregionale”, sarebbe molto meglio sapere di nuova linfa di sponsorship e di soci, di una nuova stabilità economica e di zero rischi per il futuro.

Al momento,insomma, sarebbe meglio ricapitalizzare, guardare con programmazione al futuro e pensare a nuove ripartenze.

Si è parlato tanto di rumors con nuovi imprenditori, nuovi sponsor, cordate ecc:in concreto però, come nel basket, occorre far canestro, non serve un ball handling da sogno se, al quarantesimo non la “metti dentro”.

L’appeal e le presenze al Palasport, con o senza Andrea Renzi non sono state esaltanti.

Il coinvolgimento è veramente basso, nonostante il giovane gruppo di supporters organizzati che stanno crescendo con passione.

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