Chiusura del Palazzetto di Lazzaro:la tripla di Plutino

 

 

“Sfrattati”. Possiamo ritenere questo il termine più appropriato per descrivere quello che sta capitando ai ragazzi della Kleos che, da ieri, s’è vista chiudere le porte della propria “casa”, sportivamente parlando, a seguito di un esposto da parte di un Comitato locale agli organi di vigilanza, in cui si rivendica il presunto mancato collaudo della struttura, interrompendo di fatto, da questa settimana, le attività di quasi 300 atleti, compresi bambini e disabili, che saranno costretti a spostarsi, nel caso si riesca a trovare un’altra struttura per la prosecuzione delle attività.

Non voglio entrare nel merito della vicenda, perchè esula le mie competenze (in molti dovrebbero seguire il mio esempio, se non hanno come minimo una laurea in ingegneria), ma voglio marcare subito un concetto del quale sono fermamente sicuro: in nessun caso la mia dirigenza metterebbe a repentaglio l’incolumità dei propri atleti e di chiunque fruisca del palazzetto.

Il tirare in ballo possibili rischi, soprattutto nei confronti dei bambini e delle persone con mobilità ridotta, comportamento che genera facilmente un ingiustificato panico da parte dell’opinione pubblica, serve solo a creare inutili timori e fermare quanto di buono è stato fatto fino adesso.

Sono disabile anche io e sono testimone in prima persona, oltre al clima familiare che si respira, di quello che la società, attraverso la possibilità di farmi praticare questo sport, mi sta trasmettendo: non il motivo principale e salutista per cui il senso comune crede che la mia categoria debba fare sport, e che ho da sempre odiato, ovvero la necessità del movimento, ma la competizione, partecipando ad un campionato nazionale, serve a far capire a se stessi e gli altri, quanto vale ognuno di noi. Nulla a che vedere con la pietà, con la falsità di chi si riempi la bocca parlando di disabilità, senza conoscerla. Noi della squadra di basket in carrozzina facciamo sport a livello agonistico, noi facciamo sport come lo fanno tutti, la diversità, lo stupore sta nella mente di chi ignora…

Ve lo confesso, c’è un atteggiamento che proprio non sopporto e che considero la causa principale del mancato sviluppo del nostro territorio: le continue invidie, il mettersi i bastoni le ruote tra i vari componenti di una stessa comunità, il cercare di distruggere ogni iniziativa positiva che un soggetto intraprende e che potrebbe giovare all’intera comunità tra l’indifferenza generale, e una successiva rassegnazione quando un progetto decade. Nulla di nuovo, normalità.

Basterebbe che si mettessero da parte i rancori e ogni parte desse il proprio contributo per cercare di creare qualcosa di costruttivo per la nostra terra e metterlo al servizio della collettività.  Ora la società è costretta a trovare un altro impianto, in attesa che si arrivi ad una conclusione di questa triste vicenda, per dar seguito al proprio lavoro, ma questo significa affittare campi, giocare sempre fuori casa, mettere a rischio i campionati in corso e la programmazione dei prossimi venturi.

Per motivi simili, tantissime società scompaoino in modo frequente e la possibilità che questo accada, per me che la sto vivendo dal di dentro, mi fa provare profonda rabbia. Ripeto: non spetta a me stabilire dal punto di vista tecnico-giuridico chi ha ragione e chi ha torto, ma dal punto di vista umano e sportivo, la considero una grave ingiustizia e un’occasione persa. Forza Kleos, questa partita la devi assolutamente vincere!

Con affetto Seby Plutino

da http://www.nuovirumori.it/?p=15190

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