Coach Ortenzi:La mia Jolly dovrà entusiasmarsi
Tutti dicono che coach Leo Ortenzi sia alla Nuova Jolly per merito di Giovanni Benedetto. Quanto c’è di vero in questa affermazione?
R:Senz’altro c’è un rapporto di lavoro che c’è stato con Giovanni sia a Latina che a Trapani. A Trapani mi ha voluto lui dopo gli anni di Latina. Non lo so se sono alla Jolly per merito suo. Io ho conosciuto i Dirigenti della Nuova Jolly. Sono gia stato a Reggio Calabria un paio di settimane fa se poi inprecedenza abbiano parlato con Giovanni per chiedere informazioni su di me, potrebbe essere anche vero.
Spero di venire apprezzato per quello che sono, senza dubbio, indipendentemente dalla stima incondizionata che posso avere per Giovanni Benedetto.
Conoscevi gia la Nuova Jolly e tutto il suo mondo giovanile?
R:Guarda, conoscevo in maniera indiretta il tutto, non solo tramite Giovanni Benedetto che allenava li prima dell’avventura a Trapani,ma anche grazie a Giuseppe Di Manno, ragazzo di Fondi che nella passata stagione ha fatto così bene alla Viola. Giuseppe mi ha raccontato tutta la realtà locale, Jolly compresa. Una ventina di giorni fa circa, dopo aver gia sentito la Signora Romana Pirillo, mi trovavo a Pescara per il Pqn dei 97 ed ho avuto modo anche di vedere all’opera Valerio Costa. Sono soddisfatto della scelta di operare all’interno di un settore giovanile che produce e può produrre degli ottimi giocatori.
Un campionato di DNC(la vecchia C1) ed un campionato di Under 19 d’Eccellenza, la tua storia cestistica ha gia affrontato avventure del genere, di questo livello, da Capo Allenatore?
R:A livello giovanile sicuramente si e per tante e tante volte.Ho lavorato a Latina in campionati analoghi per tanti e tanti anni con le vecchie denominazioni “Juniores Nazionale”,”Cadetti Nazionali” e “Allievi Nazionali”, poi da quattro-cinque anni a questa parte mi sono dedicato esclusivamente a fare l’Assistente per una situazione di espresso volere dei capi-allenatori che richiedevano un assistente a tempo pieno che non avesse il tempo di potersi dedicare al settore giovanile ma per tantissimi anni ho fatto anche settore giovanile.
A livello di prima squadra è la prima esperienza che faccio ma non mi spaventa assolutamente.Ho iniziato facendo l’assistente 16-17 anni fa dalla C1, ho fatto la B2, la B1 con Gianni, ho fatto anche un anno in Lega Due, tutto sommato sono molto tranquillo per questo.
Si parla tanto di basket mercato e degli eventuali over che possa prendere questa squadra di giovani.A tuo avviso, dopo aver visto parzialmente il gruppo, quanti over servono per far bene nel campionato di C Dilettanti?
R:Il discorso degli acquisti, a mio avviso, lascia il tempo che trova.Tutti siamo troppo attratti dall’inserimento di qualche senior ma non dobbiamo perdere di vista qual è l’obiettivo reale di questa società, ovvero quello di far maturare e crescere questo valido gruppo di giovani che ha a disposizione.
So che è gia stato confermato Pasquale Tramontana che ho avuto il piacere di conoscere: veramente un ragazzo “appostissimo” son veramente contento di averlo con noi.
Penso che servano almeno un altro over per ruolo.Uno nel pacchetto degli esterni ed un lungo.L’abilità deve essere adesso, trovare delle persone che, aldilà della bravura cestistica devono essere funzionali a questo progetto,persone che siano da traino a questi ragazzi per farli maturare e crescere.Persone apposto sia dal punto di vista tecnico che comportamentale che riescano a creare delle positive linee guida per questi ragazzi.
Qual è il tuo obiettivo da qui fino a Giugno?
R:Senz’altro quello di far bene.Al momento sono anche curioso, visto che sono ragazzi alla primissima esperienza nel campionato il peso dell’impatto che questi atleti possano avere all’interno del primo campionato nazionale.Siamo una squadra al momento inesperta ed al momento da completare.Dobbiamo avere dalla nostra l’entusiasmo e la voglia di fare bene per colmare la tanta e tanta esperienza che ci manca rispetto alle altre squadre: provo a pensare ad una Trapani, formazione che al momento dovrebbe fare alla C, sarà dura non ti nego ma con l’entusiasmo e la voglia di fare bene possiamo realmente stupire.
Intervista di Giovanni Mafrici per Reggioacanestro.com