CSI Speciale Scudetto: Livio Nocera, esultante “giustificato” lontano dal parquet
“Emozioni fortissime. Ho goduto come poche volte”
Anche se fisicamente lontano dal campo, Livio Nocera non ha perso neanche un attimo del trionfo della Reghion nello Scudetto CSI. Assente per un motivo più che nobile – il matrimonio di Ciccio Foti, il suo migliore amico, anche lui già giocatore della Reghion – il suo cuore era a Porretta Terme, davanti a uno schermo, in compagnia di vecchi amici e ricordi indelebili.
“Eh, sofferenza tanta, gioia tanta, tantissima”, esordisce Livio, con la voce carica di emozione. “Mi hanno fatto godere come poche volte, anche quando abbiamo vinto noi. Forse ho goduto persino di più, perché sono stato troppo contento di come è andata tutta l’avventura che mi hanno regalato i ragazzi.”
Nonostante la distanza, Nocera ha vissuto la finale con lo stesso spirito di sempre, seguendo una cabala ormai consolidata: “Quella là, a casa di Vittorino. Perché l’avevamo presa come cabala. Poi, prima della partita, mi sono fatto mandare il link apposta… Tante cose dovevano combaciare, e per fortuna sono combaciate!”
E i ragazzi non hanno deluso: “Sono stati bravissimi, hanno avuto una grinta che forse ci era mancata prima. C’è stata un’unità che forse non avevamo avuto durante la stagione. Hanno ammortizzato tutte le tensioni, sono stati fantastici.”
E poi un tributo a Mimmo De Marco, storico compagno di avventure: “Hai visto che c’era per la finale? Grande Mimmetto… Ci ha abbandonato, ma resta un talismano. Dai tempi delle giovanili con lui, ci siamo divertiti tantissimo.”
C’è chi parla di un addio, ma Livio non ci sta: “No, secondo me no. Ci uniscono troppe cose, abbiamo ancora quella grinta e quella voglia. Ormai siamo dei pezzenti a livello fisico, ma siamo sempre gli stessi. Quella grinta ci contraddistingue, e l’amicizia fa il resto.”


