CUORE DI CAPITANO, PARLA CICCIO RUSSO DELLA GIOIESE
Dopo la storica vittoria del campionato, il leader della squadra racconta emozioni, progetti e il legame con Gioia Tauro
Francesco, partiamo dall’emozione più grande: alzare quel trofeo davanti al tuo pubblico. Cosa hai provato in quel momento?
È chiaro, alzare il trofeo davanti al proprio pubblico è stato un momento di grande gioia e soddisfazione, poi io personalmente avevo una maggiore motivazione e determinazione ad alzarla anche insieme a mio fratello dopo quello che purtroppo è successo. Sono momenti che rimangono impressi nel cuore e nella mente e sicuramente anche nella storia del basket Gioiese.
Questa promozione in Serie C era un sogno nel cassetto o ci credevate davvero fin dall’inizio?
Ci credevamo tutti dall’inizio e lo volevamo da sempre, vincere il campionato qui a Gioia era un sogno che desideravo fortemente realizzare sin dal primo anno del nostro percorso con Coach Polimeni. Ogni stagione abbiamo raggiunto le fasi finali del campionato, e non è stato certo un caso: è stato il frutto del lavoro e dell’impegno di tutti noi. Non posso negare che ci siano stati momenti difficili, ma grazie alla determinazione e alla passione del gruppo e del nostro allenatore, siamo riusciti a conquistare questo titolo.
Parliamo dei giovani: il vivaio gioiese sta sfornando talenti. Come vedi il movimento giovanile e quanto conta per il futuro della società?
Il movimento giovanile gioiese curato da Aldo Antonio e il Coach Polimeni sta svolgendo un ottimo lavoro che curano da molti anni bene e sicuramente sono una base solida per il futuro della pallacanestro e sopratutto per una squadra che partecipa ad un campionato senior che sia DR1 o C è molto importante avere un buon settore giovanile, ricordiamo infatti una cosa importantissima che noi abbiamo vinto un campionato e la Coppa Calabria con soli ragazzi di Gioia Tauro che sono nati e cresciuti qua, poi ovviamente c’e Degregorio ma anche lui ormai è diventato un gioiese, chissà ora vediamo con il sindaco se gli può concedere la cittadinanza onoraria (scherzi a parte).
Vincere in casa, con la tua gente che ti sostiene da anni: che valore ha per te e per questa squadra?
Come detto prima è qualcosa che non ha prezzo il nostro pubblico, ci ha sempre seguito con grande calore e passione ed in molte partite ci ha dato quella carica in più per portare a casa il risultato, anche in trasferta la Maggior parte veniva a tifare per noi quindi questo era per noi uno stimolo maggiore a fare sempre bene.
Sei sempre stato un simbolo di Gioia Tauro. Qualcuno ti avrà chiesto: “Perché non sei andato via per provare categorie più alte?”. Hai mai avuto dubbi o rimpianti?
È una cosa che mi hanno sempre chiesto in tanti e nonostante le svariate proposte che sono arrivati negli anni la mia intenzione è stata sempre quella di rimanere qua a Gioia e non mi sono assolutamente pentito di niente perché vincere tutto qua per me è stato molto gratificante e soddisfacente come lo è stato sicuramente anche per i miei compagni di squadre.
Ora si apre un nuovo capitolo: la Serie C. Quali sono le ambizioni reali della squadra?
Sicuramente la società costruirà un roster per ben figurare anche al piano superiore , svolgendo un campionato dignitoso.
Un messaggio per i tifosi che vi hanno seguito in questo viaggio incredibile…
Un semplice grazie non basterebbe , l’amore incondizionato che ci hanno dato è stato fondamentale nel corso di questo percorso ovviamente vivendo insieme a loro anche tutti i momenti di spensieratezza di risate e di divertimento che non sono mai mancati. GRAZIE A TUTTI PER QUESTO VIAGGIO INCREDIBILE