CURRY, IL COME BACK E’ DA URLO, WADE E’ COME IL VINO

di Gaetano Laganà -Il due volte MVP della lega rientra dall’infortunio e sfodera una prestazione straordinaria. Wade guida i suoi e diventa il 13^ marcatore della storia nei playoff (superato Magic).

Toronto-Miami (2-2). Le squadre sono costrette a giocare senza i loro pivot titolari: Valanciunas sarà fuori sicuramente per tutta la serie; Whiteside verrà valutato giorno per giorno. Gli Heat partono subito forte grazie alle giocate di un ispiratissimo Dwyane Wade che fa 15 dei suoi 30 punti finali nel primo tempo. Dall’altra parte solo Byombo riesce a produrre qualcosa di buono (13+13), con il backcourt dei Raptors che si trova decisamente in serata no (Lowry e Derozan combinano un pessimo 6/28 dal campo).
Nel secondo tempo però il supporting cast di Toronto ruggisce con Carroll, Ross e Joseph (32 punti combinati nel secondo tempo) cambiando la partita a cavallo degli ultimi 2 quarti, portando i canadesi addirittura a +9 nell’ultimo periodo. Nel finale però Wade, Dragic e Johnson (15 a testa) guidano la rimonta, con “the flash” che impatta ad 83 a 11″ dalla fine. Nell’overtime Miami ne ha di più segnando praticamente con tutti gli uomini e Wade schiaccia la vittoria per 94-87.

Golden State-Portland (3-1). La notizia più importante è sicuramente in casa GSW: dopo il warm up stavolta Steph Curry rimane in pantaloncini ed è disponibile per gara 4. La notizia farà sorridere meno i Blazers che si dovranno arrendere alle sue giocate. Eppure Portland parte benissimo con gli ispiratissimi Lillard e McCollum (33 nel primo tempo), ben supportati da Aminu ed all’intervallo il tabellone dice +10 Portland.
Nel terzo quanto però inizia la rimonta: a guidarla sono Klay Thompson, che ne mette 12 dei suoi 23, e Draymond Green, solito tutto fare. Equilibrio fino alla fine dei regolamentari con canestri su canestri da entrambe le parti fino al pareggio di Barnes a 50″ dalla fine che blocca sul 111 pari la partita e quindi overtime anche al Moda Center.
Nel supplementare esplode letteralmente l’MVP: il play in 5 minuti ne mette 17 (40 totali) con 6/7 dal campo e 3/3 da 3, chiudendo la pratica sul risultato di 132-125.

Le gare 5, nella notte tra mercoledì e giovedì, potrebbero dare il nome della prima finalista dell’ovest, mentre ad est sarà decisiva per capire chi potrà raggiungere Lebron e soci.

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