Da Reggio a Los Angeles,storie di successo e di basket calabrese

Ne è passato di tempo…che si dice a LA,come va il tuo lavoro?

 

R:Eh si, e’ passato quasi un decennio da quando per motivi di studio mi trasferii a Bologna ed in mancanza del Pala Calafiore, mi “consolavo” col Palazzo di Piazza Azzarita e seguivo le partite di campionato ed Eurolega della Fortitudo Bologna nella Fossa dei Leoni. Da un anno e mezzo mi son trasferito a Los Angeles e le cose vanno abbastanza bene, non posso lamentarmi. Mi mancano gli affetti familiari, alcuni amici ed il cibo nostrano, ma non si puo’ voler tutto dalla vita 😉 Ho abbandonato il mondo della moda e la mia laurea in giurisprudenza per dedicarmi a cio’ che mi rende piu’ felice e mi fa dimenticare tutti i problemi che ci possono stare intorno a me: la musica. Suono nei piu’ rinomati club di Hollywood e questo mi rende particolarmente fiero. Non rinnego il fatto che anni fa quando ero soltanto agli inizi suonavo in giro per i paesini della provincia di RC.

 

Stai continuando a seguire la pallacanestro calabrese?

R:Continuo a seguire la pallacanestro calabrese grazie a Reggioacanestro che permette a me e a tanta altra gente che per vari motivi si e’ dovuta spostare dalla citta’ natale di tenersi aggiornati sui vari campionati. Fino a quando la schiena mi ha abbandonato ci ho giocato anch’io nei campionati minori. Adesso non potendo giocare non mi resta che supportare i vecchi compagni di squadra o i rivali di un tempo. Quanti ricordi nel magico Scatolone! Quest’anno ho seguito la Viola e mi e’ dispiaciuto non ce l’abbia fatta proprio alla fine.

 

Tutti dicono che all’italiano manca la mentalità cestistica giusta, cosa che solo gli americani possono avere.Adesso avrai un giusto quadro dellasituazione, che ne pensi?

Ho avuto la fortuna di assistere ad alcuni incontri NBA, NCAA e WNBA. La cosa che mi ha particolarmente colpito e’ l’atmosfera che si respira all’interno di ogni palazzo. Nonostante i prezzi dei biglietti siano piu’ alti rispetto a quelli in Italia, ad ogni partita assistono intere famiglie col pacco gigante di pop corn o il panino col pollo accompagnato da patatine fritte e bottiglione di coca cola. E’ un’ autentica festa a partire dal riscaldamento con le telecamere che riprendono il pubblico festante o il VIP in prima fila. Poi durante il match i vari jingle che incitano il pubblico a sostenere i propri beniamini e durante le pause attrazioni piu’ svariate sempre tutto ripreso nel maxischermo. Queste son cose che in Italia forse non si vedranno mai. 20 mila persone le ho viste solo al Pala Oaka, il palazzo del Panathinaikos di Atene per intenderci. Lo sport deve essere un imput a stare insieme alla famiglia o agli amici. Qui in America non esistono barriere, i tifosi si siedono uno accanto all’altro. Alla partita dei Lakers mi son ritrovato a scherzare con dei tifosi dei Denver Nuggets. Pensa se fossi stato a Milano con dei tifosi di Cantu’ o Varese ad esempio.. sarebbero partite legnate 😉 I giocatori si ritrovano  ad essere i protagonisti di questo grande show, e il pubblico e’ la splendida cornice di questo indescrivibile divertimento. In America in quasi tutti gli sport si investono tanti soldi anche perche’ ci sono dei ritorni monetari stratosferici. Pensa che un gicatore viene pagato anche 20milioni di dollari l’anno. In Italia e’ tutto concentrato sul calcio. Ci si scandalizza se un americano viene pagato 1milione di dollari. Il marketing e’ penoso, i presidenti perdono solo soldi. Come dargli torto poi.. anch’io fossi in loro non spenderei troppi soldi per allestire una squadre competitiva. In Italia solo Siena ha l’organizzazione di una grande europea. Come direbbe Califano: tutto il resto e’ noia!

 

Jamaal Womack ha giocato per due stagioni a Reggio con la canotta della Vis, Erik Peguero ha vinto la gara delle schiacciate al Reggioacanestro Day, tu sei diventato un Big della musica a Los Angeles, il mondo si è capovolto.

 

Grazie per il big.. diciamo che sono riuscito in breve tempo a farmi rispettare e conoscere. Sicuramente il fatto di essere “terrone” mi ha aiutato nel propormi alla gente ed a farmi apprezzare nel modo migliore.  Vado fiero dei valori che mi porto ovunque vada. Poi e’ ovvio che il talento ha fatto la sua parte. Il Reggioacanestro Day sarebbe fantastico organizzarlo qui.. il problema sarebbe portare tutti gli atleti oltre oceano. E’ piu’ facile che venga a partecipare io in qualita’ di deejay. Sono pronto a sfidare tutti dalla linea da 3 punti. Era una mia specialita’, chissa’ se la mano mi e’ rimasta ancora. Ah dimenticavo che a Las Vegas qualche giorno fa ho incontrato Eze in un club e sono stato con lui tutto il tempo. Era insieme a Stonerook e McIntyre. La prima cosa che mi ha detto quando mi ha visto e’ stato un favoloso “mancu li cani” 😉 Dovrebbe venire a trovarmi il prossimo weekend, prometto di mandarti un saluto video direttamente da Los Angeles. Forza Viola, il prossimo anno sara’ quello buono! Un saluto a tutta la Calabria.

Intervista di Giovanni Mafrici per Reggioacanestro.com

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