Dalla vetta in rosa al campionato di Serie D

 

 

Ennesimo rinvio nei campionati regionali causa avverse condizioni meteo. Questa volta, nella prima giornata del girone di andata, ad essere sospeso è stato il derby catanzarese di serie D tra Cras e Smaf. La squadra allenata da Anna Astorino dovrà ora recuperare ben due partite (quella contro la Smaf e la partita contro Siderno). In attesa di definire una classifica che vive nel limbo dei recuperi, la Cras termina il girone di andata con 6 vittorie sul campo e 3 sconfitte che la proiettano in una situazione di classifica medio-alta: coach Anna Astorino te lo aspettavi ad inizio campionato?

R: Fino ad ora tutti i pronostici sono stati rispettati, anche se poi ogni partita è stata giocata sul campo ed ognuna con tante difficoltà e piena di insidie. Abbiamo perso con le squadre più quotate di noi, alle quali però abbiamo dato del filo da torcere; allo stesso modo anche guadagnarsi i due punti vincendo contro le squadre del nostro stesso livello è stato faticoso. Tutto sommato mi aspettavo questo tipo di campionato. Il recupero con il Siderno sarà durissimo, ma come ogni partita noi giocheremo al massimo delle nostre possibilità.

D: Ad inizio campionato avete trovato qualche difficoltà in una serie D molto competitiva. La striscia delle ultime quattro vittorie consecutive sul campo può rappresentare un nuovo rilancio per la tua squadra?

R: La serie D quest’anno è molto competitiva ma anche molto divertente. Sicuramente l’inizio è stato un po’ difficoltoso, complice anche un calendario che ci ha riservato nelle prime giornate incontri impegnativi contro CCB, Kleos e Target. Ma le ultime vittorie hanno risollevato il morale e non poteva essere altrimenti, alla fine si scende in campo per vincere.

D: Quanto incidono sui nuovi equilibri di squadra gli ultimi innesti di Bellia e Paoletti?

R: Sono entrambi due elementi validi per la mia squadra e per il mio modo di giocare. Michele Paoletti è un gradito rientro dopo la bella stagione dello scorso anno. Con la sua grinta e la sua determinazione non solo ci darà una mano sotto canestro ma ci garantirà anche qualche punto in più a referto. Matteo Bellia non lo conoscevo ma è un ottimo atleta e sono sicura che, così come sta già facendo in allenamento, metterà le sue doti atletiche e tecniche a disposizione dei compagni.

D: Accanto alla serie D unisci anche l’avventura iniziata di recente come allenatrice della squadra femminile del San Michele in serie C. Che effetto ti ha fatto rivedere in campo tante compagne/amiche con cui hai condiviso tante esperienze in passato?

R: Avventure diverse, stessa motivazione. Dare il mio contributo e darlo al massimo delle mie possibilità, cercando poi di raggiungere gli obiettivi che le Società mi illustrano. Accanto a questo però cerco di realizzare anche obiettivi che mi prefiggo personalmente puntando sulla crescita tecnica di ogni singolo atleta e della squadra a livello generale. Dopo le dimissioni del coach Mancini per motivi personali, le ragazze sono state asfissianti nel cercarmi e nel convincermi a seguirle in allenamento. Naturalmente a me ha fatto un’enorme piacere per l’affetto che mi lega ad ognuna di loro. La maggior parte facevano parte della Fiamma Catanzaro, la prima squadra che ho allenato. Con loro abbiamo condiviso e vinto tanto a livello giovanile, sia provinciale che regionale. Poi ci sono le mie amiche storiche Gemelli, Pronesti ed Esposito con le quali ho calcato palcoscenici importanti di A2 con la Pallacanestro Catanzaro, con la Strimes, con il Roccella e con l’ Olimpia RC. Cosa ho provato? Un’emozione forte.

D: Scomparsa la serie B femminile interregionale, cosa è rimasto in Calabria del basket femminile? Un settore che vive tra tante difficoltà acuite ancor di più dai problemi economici e dai costi logistici che hanno gravato sulla serie B Calabria/Sicilia.

R: Il settore femminile in tutta Italia sta vivendo il suo periodo più difficile. Parlo di numeri di tesserate ma anche di qualità tecnica espressa in campo. Se pensiamo che in serie A1 atlete come Francesca Zara a 38 anni fanno ancora la differenza, beh c’è qualcosa che non va. In Calabria il settore femminile e pressoché inesistente. Un ringraziamento deve essere rivolto a ragazze come Pronestì, Gemelli, Fotia o Gorgone e tutte le altre che ancora hanno la voglia di scendere in campo per non far morire questa realtà, cercando di stimolare le piccole del settore giovanile e del minibasket per farle innamorare di questo sport che è il più bello del mondo.

D: Serie D maschile, serie C femminile…come riesci a conciliare il tutto?

R: Beh, chi fa basket ha una marcia in più. Pensa che a questi due impegni devi aggiungere gli allenamenti di minibasket, e poi i lavori veri e propri per andare avanti oltre ad una vita privata e qualche passione extracestistica….. confermo, chi fa basket ha una marcia in più.

 

E a questo punto non resta che pensare che la marcia in più di Anna Astorino sia proprio…Anna Astorino alla quale facciamo un grandissimo “in bocca al lupo” per tutti i suoi innumerevoli impegni.

 

Maria Rosa Taverniti per Reggioacanestro.com

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Show Buttons
Hide Buttons