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DEDICATO A TE

La missiva del Presidente della Viola di oggi, Raffaele Monastero nel ricordo di Massimo Mazzetto.

Da questa mattina la città di Reggio Calabria avrà la sua “Salita Massimo Mazzetto”. Grazie all’impegno del Rotary Club Reggio Calabria e all’Amministrazione Comunale, il luogo del tragico incidente nel quale perse la vita la giovane promessa neroarancio Massimo Mazzetto da oggi avrà il suo nome. Un momento di ricordo, di commozione, di passione alla quale hanno partecipato anche il coach della MetExtra Marco Calvani e il playmaker Lorenzo Caroti il quale ha avuto l’onore di svelare alla città la targa commemorativa in compagnia del Giudice Viola. Il passato, il presente, il futuro della Viola, ancora una volta nel ricordo di Massimo.

 

Massimo Mazzetto è nato con un destino che è andato ben oltre la materialità terrena umana, il destino dell’immortalità, che lui stesso ha regalato alla Viola e che l’amore irripetibile e unico di Reggio ha fatto si che vivesse per sempre in tutti noi.

Massimo è stato un germoglio trasformatosi in fiore in pochi mesi sotto i nostri occhi, la cui

perdita fisica così assurda ha segnato tutta la società, i dirigenti, la città e soprattutto un’intera generazione di ragazzi cresciuti dentro o attorno al Botteghelle.

Quel giorno è successo qualcosa che ha cambiato il destino di tutti noi.

La leggenda Viola nasce da quel seme che ha generato un sentimento collettivo, comune, nel nome di Massimo, e che ci ha dato un’identità di orgoglio, fratellanza e devozione verso il

senso del Gruppo, il senso dell’essere umano, della mutualità incondizionata. Tutto questo è

stato immediatamente raccolto in campo dalle imprese leggendarie di un nucleo costituito

dallo stesso gruppo di ragazzi cresciuti in una famiglia chiamata Viola, dentro una culla

chiamata Reggio Calabria e portandosi dietro sia il dolore che l’anima di Massimo.

Un dolore diverso, talmente ineluttabile e consapevole che ha permesso di scrivere la Storia più bella e importante dello Sport di questa città, che sa Amare con la A maiuscola.

Un dolore che non è mai scomparso in 31 anni, così come la presenza di Massimo qui, adesso, in mezzo alla folla, al Palazzetto, al Pianeta Viola, nella coscienza di chi c’era.

Massimo è qui, perché il seme che l’ha reso immortale è qui, si chiama Viola di Reggio Calabria, si chiama Raffaele Monastero, si chiama Donato Avenia, Gaetano Gebbia, Cacco Benvenuti, Nicola Zaghi, Giovanni Spataro, Vincenzo Salomon, si chiama Gaetano Condello.

Si chiama anche Lorenzo Caroti e Agustin Fabi.

Si chiama ad alta voce Giuseppe Falcomatà, il cui gesto è pari alla sua stessa nobiltà d’animo.

I miei ragazzi lo capiranno forse oggi, vivendo questo momento, perché ho assunto questo

grande impegno con onore e con tutte le mie forze, cosa provo quando cerco il loro abbraccio tutte le volte che li vedo, i miei occhi tutte le volte che mi chiedono qualcosa, tutte le volte che maschero con un sorriso 31 anni e mezzo della mia anima, che sa di avere una missione ben più grande degli obiettivi di sport e che è nata la sera del 17 giugno 1986.

Il giorno dopo non c’è mai stato.

 

“Io credo nell’amicizia, ma non perché mi hanno spiegato che l’amicizia è bella o perché ad avere degli amici ci si diverte e si va a ballare, ma perché è una cosa mia, a cui non devo credere, ma solo esprimere quello che sento, forse è uno stadio prima dell’amore oppure una forma d’amore.”

Massimo Mazzetto

Reggio Cal. 31/10/1985

L’identità che ha dato Massimo alla Viola e alla sua Reggio si chiama Amore.

 

Il Presidente, Raffaele, in tuo nome.

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