DERBY AL VELENO, BOTTA E RISPOSTA IDIARU-BASKET SCHOOL
Finale più che convulso nel derby dello stretto. Al termine della sfida, a risultato acquisito, mentre le squadre si stavano abbracciando e salutando, scoppia un parapiglia davanti agli occhi degli arbitri. Ci saranno decisioni del Giudice Sportivo? Quel che è sicuro è che, qualsiasi atteggiamento di razzismo e/o violenza(Raccontato nei contenuti sottostanti), non appartiene a questo sport, ed al meraviglioso derby che abbiamo raccontato il diretta, dunque, ci auguriamo che, questo capitolo si chiuda immediatamente.
Per la cronaca
In Conferenza Stampa si è presentato Efe Idiaru, cestista della Redel e tra i migliori in campo in assoluto del match, che ha affermato quanto segue:
ho un messaggio per tutto il pubblico della Viola, mi scuso per il mio comportamento. Non è stato accettabile. Non è giusto però ricevere insulti gratuiti dopo la partita. Dire neg** di mer**… sono impazzito… ma non succederà più. Mi scuso con tutto il pubblico, i miei compagni, non succederà più“.
Repentina la risposta della Basket School Messina che riceviamo e pubblichiamo
La Basket School Messina respinge fermamente le accuse mosse dal tesserato della Viola Reggio Calabria Efe Idiaru: l’atleta, che ha dato origine alla rissa che ha caratterizzato il post-partita del PalaCalafiore, sostiene di aver ricevuto un pesante insulto a sfondo razziale, come affermato con un breve messaggio in conferenza stampa. Una giustificazione, dice, al comportamento tenuto, ma che la nostra società rispedisce totalmente al mittente, poiché mai nessun tesserato della Basket School Messina ha proferito tali vergognose parole. Né oggi né mai.
Appare evidente il tentativo di spostare l’attenzione dal violento parapiglia che si è scatenato dopo il suono della sirena e che è continuato anche all’interno del sottopassaggio, in cui il nostro Joseph Miaffo è stato aggredito e colpito con un violento colpo alla testa. Sottolineiamo, come testimoniano anche le immagini, la presenza di numerose persone non autorizzate all’interno del rettangolo di gioco del PalaCalafiore e nel tunnel alla fine della partita, alcune delle quali, ribadiamo, si sono resi protagoniste di una aggressione nei confronti dei nostri tesserati.
È retorico dirlo, ma rimarchiamo oggi più che mai quanto la Basket School Messina condanni con forza qualsiasi episodio di discriminazione razziale, principio base del vivere comune, anche in virtù delle numerose iniziative solidali che quotidianamente coinvolgono la nostra società. E, rimarcando gli ottimi rapporti esistenti con la società Viola Reggio Calabria, non avremmo mai pensato di doverci difendere da accuse così disonorevoli, preferendo soprassedere su quanto accaduto nel post-partita, fermandoci alla cronaca di un derby bello e intenso e che ha reso onore a un campionato che sta entusiasmando appassionati e addetti ai lavori.
Come sempre fatto, la Basket School Messina continuerà la propria attività sportiva con lealtà e il massimo rispetto nei confronti di tutti gli avversari. Per questo non possiamo permettere che venga infangato così pesantemente il nome della nostra società e dei nostri tesserati.
A messo social, sulla fanpage della Basket School è intervento anche il Dirigente Responsabile degli ospiti Fabio Vita, ecco il suo post.
Prima di vomitare sentenze sulla gente, provate a chiedere a chi è interessato alle accuse come sono andati i fatti: sono il dirigente accompagnatore “inquisito” per aver cagionato i tafferugli di fine partita. Dopo che per buona parte della partita e per come si vede anche dal video fino a 18 secondi dalla fine, il vostro eroe Idiaro, non ha fatto altro che provocare la nostra panchina il nostro coach e me stesso con battute e sfottò riferite al torneo precampionato. Appena finita la partita mi sono diretto verso di lui con l’intento di consigliargli di avere un atteggiamento più sportivo e soprattutto portare rispetto alle persone più anziane, Da lì l’aggressione che sottoscrivo da parte del medesimo atleta ed anche dai suoi compagni a lui più vicino. Quindi, nel ribadirvi che nessuno ha insultato né apostrofato con atteggiamenti razzisti, godetevi la vittoria, la rinascita di una gloriosa tradizione cestistica e insegnate al vostro atleta di portare rispetto. Quando sarete ospiti a Messina, vi garantisco a nome mio e della società di cui sono dirigente da oltre dieci anni che saranno riconfermati gli squisiti rapporti che ci sono fra le due società.