Dierre Reggio Calabria in cerca del 2-0: Barrile: “Gela è esperta, ma noi vogliamo chiudere”
In campo questa sera al Palacalafiore alle ore 20.
Reggio Calabria – Sta per andare in scena Gara 2 delle semifinali playoff tra Dierre Basketball Reggio Calabria e Gela, con i calabresi in vantaggio 1-0 dopo il successo esterno al PalaVatino, gremito da quasi 2.000 spettatori. Fortunato Barrile, combo-guard della Dierre, è intervenuto in diretta su Tiro da 4 per analizzare la serie e l’importanza del prossimo match casalingo.
“Gela? Confermo, uno scenario da favola. Non è comune vedere spalti pieni a questi livelli, ma Gela ci è riuscita grazie a una campagna marketing intelligente, con eventi e iniziative che hanno attirato famiglie e bambini. Questo è importante: far crescere l’amore per la pallacanestro.”
L’anno scorso, la Dierre si era trovata in una situazione simile ma non era riuscita a chiudere la serie. Questa volta, l’obiettivo è diverso:
“Siamo in una posizione che l’anno scorso non abbiamo sfruttato. Ora dobbiamo dimostrare di aver imparato la lezione e chiudere in casa. Non sarà facile: Gela è una squadra esperta, con giocatori che sanno adattarsi rapidamente. Noi siamo più giovani, energici, e facciamo gruppo, ma loro sapranno metterci i bastoni tra le ruote.”
“Questa volta abbiamo tirato benissimo, ma dobbiamo mantenere la concentrazione. Gela è pericolosa, e Reggio Calabria deve rispondere al pubblico: giovedì sarà un bell’appuntamento.”
La Dierre è l’unica squadra calabrese in un torneo siciliano, il che rende più difficile coinvolgere il pubblico reggino.
“Forse non conosciamo tutti i giocatori avversari come accadrebbe in un campionato regionale, ma siamo in semifinale playoff, a un passo dalla Serie B. È un’opportunità storica, e non vogliamo lasciarcela sfuggire.”
Un focus particolare su Peppe Idone, giovane promessa della Dierre, reduce da un brutto incidente ma tornato alla grande:
“Ha stoppato Musikic, uno dei centri più forti del campionato. Deve lavorare su fluidità e fondamentali, ma ha grinta e voglia di migliorare. È il classico ‘capro espiatorio’ dello spogliatoio, ma in campo dimostra carattere.”