FINALE THRILLING E VITTORIA LA CCB VINCE DI 2 CONTRO PADOVA

Toccherà perdere di 1, pareggiare o vincere nel return match in Veneto per conquistare la finalissima per la A2.

La strepitosa stagione delle ragazze di Coach Chiarella continua.
Ecco la nota

Straordinarie
È questo l’aggettivo che meglio descrive le ragazze di coach Chiarella in gara 1 della semifinale del concentramento nazionale, che mette in palio l’accesso alla Finale per la promozione in Serie A2. Quella andata in scena ieri resterà impressa nella memoria come una delle partite più belle dell’intera stagione: una sfida intensa, emozionante, decisa solo all’ultimo respiro, con la CCB capace di superare la Team Up Padova 66-64 davanti a un pubblico caldissimo.
Doveva essere una festa, e così è stato. Le biancorosse sono partite a razzo, imponendo subito ritmo e intensità. Il primo quarto si è chiuso sul 27-20, con Catanzaro capace di colpire anche dall’arco, approfittando di una Padova un po’ contratta e troppo permissiva in difesa.
Nel secondo periodo le venete hanno provato a riavvicinarsi, ma la frazione è rimasta in equilibrio e le squadre sono andate al riposo lungo sul 40-33 per la CCB.
Al rientro dagli spogliatoi, però, è cambiata l’inerzia: Padova ha messo a segno un parziale di 8-0, riuscendo anche a trovare il vantaggio. Ma Catanzaro non ha mollato e ha chiuso il terzo quarto avanti 55-52.
L’ultimo periodo è stato una battaglia punto a punto. Due triple di Gasparella hanno rimesso in scia Padova, e a pochi secondi dalla fine Antonello ha trovato la bomba del 64 pari.
Quando la vittoria sembrava sfumata e il pareggio era all’orizzonte, ci ha pensato Rovira: la sua penetrazione è valsa il 66-64 finale e ha fatto esplodere il PalaGreco.
Una vittoria di cuore, grinta e intelligenza tattica. Ma guai ad abbassare la guardia: la serie si gioca sulla differenza canestri. Domenica 1° giugno alle 15:30, al PalaBerta, servirà un’altra prova maiuscola.
Per conquistare la finale, la CCB dovrà vincere, pareggiare o perdere con uno scarto massimo di un punto. La strada è ancora lunga, ma le ragazze hanno dimostrato di essere pronte a tutto.