Fortunato Barrile: “A Siracusa sarà battaglia, ma noi siamo pronti a soffrire”

di Giovanni Mafrici – A poche ore dalla decisiva Gara 2 dei playoff contro il Siracusa, in programma oggi, Primo Maggio, il cestista della Dierre Basketball, Fortunato Barrile ha analizzato la sfida in un’intervista esclusiva.

Barrile non si aspetta una partita semplice:
“In gara 1 non tutte le carte sono state mostrate. Ora il Siracusa è con le spalle al muro, davanti al suo pubblico caldissimo, e dovrà giocarsi tutto. Se hanno qualcosa in più da mostrare, lo faranno. Noi dobbiamo imporci con atteggiamento e fisicità, come in Gara 1, ma sappiamo che sarà più dura.”

L’avversario, infatti, è imprevedibile:
“In campionato, in Gara 2, andò male per noi. Allora eravamo un gruppo appena formato, Luca mancava, e dopo una rimonta non riuscimmo a chiudere. Ora siamo più affiatati, ma non dobbiamo sottovalutarli: sanno essere pericolosi, specialmente tra le mura amiche.”

Uno dei punti di forza della squadra è la profondità di roster:
“In Gara 1 li abbiamo messi in difficoltà anche grazie alle rotazioni: abbiamo giocato in 12, cosa rara a questo livello. Quando hanno avuto problemi di falli e stanchezza, non hanno più avuto margine di recupero. Dobbiamo riproporre la stessa intensità.”

Barrile ha poi sottolineato l’importanza dell’approccio mentale, citando una frase diventata un mantra in squadra:
“L’odio della sconfitta ti dà una marcia in più. È una sensazione che conosco bene e che condivido con Peppe e tutti i compagni: quel rifiuto di arrendersi ci dà la grinta per superare i momenti difficili.”

Il cestista non nasconde che ci saranno ostacoli:
“Sarà una partita di sofferenza, con momenti complicati. Ma dobbiamo restare lucidi, sapere quando accelerare e quando controllare. Se manteniamo la giusta mentalità, possiamo chiudere la serie.”

Oggi, Primo Maggio, la Dierre cercherà di chiudere i conti in trasferta, ma dovrà affrontare un Siracusa determinato e un pubblico infuocato.

Barrile e i suoi ci credono: “Siamo pronti a lottare fino all’ultimo secondo.”