CSI

Francesco Catanoso e la magia dello scudetto Reghion: “Un puzzle di cuore e talento”

Il playmaker reggino,storico cestista vincente in svariati campionati, si racconta dopo il trionfo CSI tra emozioni, sacrifici e quella alchimia di squadra che ha reso possibile l’impossibile

 “È stata un’esperienza bellissima, ci siamo divertiti come pazzi”, racconta il playmaker, la cui stagione è stata un viaggio tra ostacoli superati e complicità di squadra.

 

La chiave di tutto? “Eravamo una squadra vera, non solo un insieme di giocatori. Quando Verona ci aveva sotto di 16 con quei due giganti e le guardie infallibili, abbiamo creduto fino all’ultimo”. A chi parla di ‘last dance’ risponde picato: “Ma quando mai! Io ho giocato 5 partite in 3 giorni con l’adduttore contratto, Pellicanò faceva canestri decisivi senza allenarsi… abbiamo ancora tanto da dire”.

Le dediche si accavallano: dai genitori, all’amico Pasquale Vazzana, dal “Puma” afino a Kevin da Pisa. “Erano tutti tasselli necessari”

Tra aneddoti e risate, emerge il ritratto di una squadra che ha fatto della semplicità la sua arma migliore: “Abbiamo più schemi del CSKA di Messina – io non li ricordo mai, ma ci piace giocare a basket vero”.

Show Buttons
Hide Buttons