Francesco Inguaggiato, il coach che viene dagli USA: ‘A Reggio porto l’entusiasmo del basket americano”
Un approfondimento per conoscerlo meglio.
La Dierre presenta il nuovo Coach.
Arriva dagli Usa.
Da esperienze “lontano” dalla Calabria e dall’Italia.
Un nome intrigante per valorizzare ancor di più il progetto bianco-blu.
Ecco le sue impressioni.
Benvenuto a Reggio Calabria, coach Inguaggiato. Cosa l’ha attratta di questo
progetto con la Dierre Basketball?
“Salve a tutti…e Grazie…un po tante cose…una tra tutte il fatto che la società è ambiziosa ed ha voglia di crescere e puntare in alto…mi piacciono le sfide e questa cosa ha avuto decisamente un ruolo fondamentale nella mia scelta …
poi la vicinanza con la mia Sicilia…manco da tantissimi anni…ed anche lavorare fianco a fianco con vecchi amici…un insieme di cose …”
La sua carriera spazia tra Italia e Stati Uniti. Quali differenze principali ha riscontrato tra i due modelli di basket e come pensa di fondere queste esperienze nella sua nuova avventura reggina?
“Principalmente se dovessi racchiudere le differenze in una parola direi“ABBONDANZA”…in Texas dove ho vissuto per più di vent’anni , così come nel resto degli Stati Uniti, ci sono così tanti giocatori…c’è così tanto talento, tante strutture, palazzetti, campi, palestre, opportunità…per uno
come me appassionato ed innamorato di questo sport è stata una cosa fantastica…per dirla all’americana..in inglese “ I felt like a baby in a candy store…” per me il tutto si traduce in “ENTUSIASMO”…ed è questo che vorrei portare e trasmettere a Reggio ed alla Dierre.”
Ha lavorato come talent scout in Texas per oltre vent’anni. Cosa cerca in un giocatore e quanto conta per lei l’aspetto caratteriale oltre a quello tecnico?
“Tengo a precisare che il talent scout l’ho fatto solo agli inizi..poi è subentrato. il desiderio..la passione che cresceva sempre di più che mi ha spinto a tornare ad allenare…ma a prescindere sia che da talent scout o da allenatore
ritengo che la combinazione delle due cose sia essenziale..quasi non si può prescindere…cerco entrambe in un giocatore..l’aspetto caratteriale è quello tecnico…”
Un’opinione sulla stagione dei bianco-blu, appena trascorsa?
“…che dire… è mancato quel pizzico di fortuna..di determinazione in più per vincere i playoff e giocarsi la promozione nel quadrangolare in Puglia…ma al
di là di questo credo che da parte dei giocatori, dello staff tecnico e della società sia stato fatto un grande lavoro di cui bisogna essere molto fieri…”
Quali sono stati i 5 momenti più belli della sua carriera da giocatore e quali sono i 5 compagni di squadra che porterebbe sempre con se?
“Esordio in nazionale cadetti…esordio in serie A1…promozione in B2 con Palermo…Finale per la B2 e finale per la B1 a Barcellona PG …
Riguardo ai giocatori sceglierne solo 5 e’ dura …ma sceglierei alcuni dei protagonisti con me della scalata di Barcellona PG…Giuseppe Melone, Vincenzo Vasile, Gianpiero Corlito, Lucio Lagana’ e Mario Porto …”
Quale filosofia di gioco vuole imprimere alla squadra?
“A me piace una pallacanestro veloce fatta di tante. penetrazioni e scarichi… per cui occorrerà lavorare tanto sulla difesa e sul contropiede…voglio che i
miei ragazzi e di conseguenza il pubblico si divertano…la pallacanestro così come qualsiasi altro sport e’ un gioco, e divertirsi giocando e’ essenziale al fine di raggiungere obbiettivi importanti.”
Il presidente Filianoti punta a un futuro ambizioso. Quali sono, secondo lei, i primi passi per costruire un progetto vincente a Reggio Calabria?
“Bisogna dare importanza al settore giovanile…a parte i traguardi che si vogliono raggiungere nell’immediato futuro con la prima squadra è essenziale creare un solido settore giovanile dal quale potere attingere nel futuro… il presidente Roberto Filianoti ed il suo consigliere/direttore sportivo
Gianpiero Corlito si stanno già muovendo in questa direzione”