Germania,esperienza unica:ora guardo avanti

 

 

Ha vinto il  Torneo “Albert Schweitzer” di Mannheim che, a tutti gli effetti, un Campionato del Mondo Under 18.

Campionato che è passato in sordina nell’ambito della scarsa informazione cestistica nazionale.

Lui continua  lavorare ogni giorno, guardando con fiducia al futuro.

Nel prossimo week-end sarà protagonista del tre contro tre federale all’interno delle finali nazionali diUdine.

Probabilmente avrebbe voluto una maglia anche in questa kèrmesse per giocarsi lo scudetto ma al momento pensa alla Viola, società che è pronta a scommettere sul suo futuro.

Parliamo con Ion Lupusor.

 

Una storia bellissima arrivata poco più di un mese fa in Germania.

Innanzitutto come hai vissuto l’esperienza mondiale?

 

È stata un’esperienza indimenticabile,piena di emozioni che prima d’ora non avevo mai provato. Sono molto contento di questo traguardo,raggiunto anche grazie alla mia società alla quale devo molto e anche al costante apporto dato dalla mia famiglia,che mi ha sostenuto giorno dopo giorno.

 

 

Spirito di gruppo ed un grande collettivo.

“Dal di dentro” come giudichi il tuo gruppo azzurro?

 

In questo collettivo ho trovato gente fantastica con la quale ho passato sette giorni meravigliosi e nonostante per me fosse la prima volta che giocavo con gente che comunque  si conosceva è stato come sentirmi a casa,ed è solo grazie all’affiatamento che in questi giorni abbiamo acquisito  che è stato possibile conquistate questo risultato,che alla vigilia sembrava insperato.

 

 

Seconda convocazione per te in azzurro.Non vedevi l’ora,dico bene?

 

Certamente,è sempre un piacere e un onore vestire i colori azzurri,quotidianamente mi alleno al massimo delle mie potenzialità  per continuiate a indossare questa divisa ed è gratificante vedere apprezzati gli sforzi e gli sacrifici che spero possano portarmi ad altre convocazioni e perché no all’europeo di quest’estate.

 

Terminata la gara con gli Stati uniti. Cosa hai pensato?

 

 

Caos totale. Ho impiegato qualche minuto a rendermi conto del traguardoraggiunto,eravamo a conoscenza che l’Italia non raggiungeva questo risultato da più di trent’anni,e questo ci inorgoglisce ancora di più e rende la vittoria ancora più significativa.

 

Cosa si aspetta il giovane Ion nel suo cammino legato alla pallacanestro?

 

Ma, per il momento continuo a lavorare sodo con i piedi per terra e con l’umiltà dei miei diciotto anni, consapevole che questo risultato non è sicuramente un punto d’arrivo ma l’inizio del mio sogno.

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