Gioacchino Granata: “Questo è il mio personale “Triplete”
Speciale Docu-Film, scudetto Csi della Reghion – “Se me l’avessero detto da piccolo che avrei giocato davanti al Total Kaos in squadra con Gianni Rugolo, Saccà e Pellicanò… non ci avrei mai creduto”. Gioacchino Granata, tre volte campione nazionale CSI, si scioglie in un fiume di ricordi ed emozioni, ripercorrendo un’avventura cestistica che va ben oltre i trofei. “Eh, non si dica che non sono entrato in campo! Io c’ero in semifinale contro Comala Torino”, scherza Granata. Terzo titolo. Terzo titolo. Triplete! Se me l’avessero predetto da ragazzino, non ci avrei creduto”.
Con la modestia che lo contraddistingue, Granata ride di chi lo definisce “il miglior sventolatore d’Italia”: “In ogni cosa, nello sport come nella vita, ognuno ha il suo ruolo. Bisogna essere consapevoli dei propri limiti e dei propri pregi. Io so cosa posso dare a un gruppo… e questo ormai non è più un gruppo, è una famiglia allargata, con tutti i tifosi”. Il confronto con il passato è inevitabile: “Ai tempi della Aleandre eravamo tutti ragazzi, venivamo da campionati professionistici, chi più chi meno, e avevamo una forza e una voglia incredibili. Oggi i sacrifici sono maggiori, l’età avanza, ma il piacere di stare insieme è rimasto intatto”. E poi c’è l’evoluzione umana: “Prima eravamo solo noi, adesso ci sono figli, mogli, un’intera comunità che si è allargata. È stata un’evoluzione bellissima”.
Granata non ha peli sulla lingua quando si parla del campionato CSI e di chi sminuisce i successi del Total Kaos: “Vincere non è mai facile, soprattutto in un torneo così intenso. Abbiamo sentito commenti, critiche… ma abbiamo dimostrato coi fatti di essere i più forti, senza perdere una partita tutto l’anno”. E aggiunge: “Bisogna avere rispetto per chi vince. Noi abbiamo sempre rispettato gli avversari, e questa è la realtà”. Un capitolo a parte va dedicato a Gianni Rugolo e Daniele Saccà, pilastri di questa squadra. “Gianni ha lavorato con noi come se fossimo in Serie A, con una dedizione invidiabile. Daniele, invece, è un gestore di gruppo fantastico, ha a che fare con 15 pazzi e sa come mandarli avanti”.
E su Saccà, Granata non ha dubbi: “Se avessi una squadra, lo metterei in qualche ruolo. Magari non come allenatore, ma come… direttore mega galattico!”, ride. “Sa il fatto suo, conosce il basket e sa come si costruisce una squadra vincente”. Chiudendo, Granata lancia un messaggio chiaro: “La nostra presenza ha dato visibilità al basket reggino e calabrese. I tifosi del Total Kaos sono meravigliosi, e la passione che c’è qui è incredibile”.


