Giovanni Bonaiuto: “Non è finita qui, a Siracusa pronti alla rimonta”
Reggio Calabria – Dopo la sconfitta in gara 1 dei playoff contro la Dierre Reggio Calabria (89-61), Giovanni Bonaiuto, cestista del Siracusa, analizza con lucidità la partita e lancia il suo messaggio di riscossa in vista del cruciale appuntamento del 1° maggio al PalaCalafiore.
Giovanni, che partita è stata?
“Una gara veramente difficile. Abbiamo sbagliato l’approccio, iniziando sottotono, e Reggio è stata bravissima a neutralizzare i nostri punti di forza, sia in difesa che in attacco. Ogni volta che provavamo a rientrare, loro rispondevano con triple decisive. Ma non è finita: abbiamo ancora un’altra partita, o forse due, e da domani si ricomincia a lavorare.”
Questa partita assomiglia un po’ alla vostra stagione: partenza in salita, poi una rimonta incredibile…
“Esatto. Siamo un gruppo sorprendente. Abbiamo sofferto all’inizio, molti di noi è la prima volta che giocano i playoff di C per salire in B, e si è visto. Ma in campionato abbiamo fatto imprese su impese, chiudendo al terzo posto. Non ci scoraggiamo: giovedì giocheremo a casa nostra, dove i nostri tifosi ci daranno un’energia unica.”
Quanto conta il sostegno del pubblico?
“Siracusa ha fame di basket, e noi ne siamo orgogliosi. I tifosi, i ragazzini, tutto l’ambiente… Questo progetto è partito 5 anni fa con la promozione, e ora siamo qui a giocare playoff al PalaCalafiore. Abbiamo fatto i passi giusti, senza esagerare, con umiltà e lavoro. Siamo quasi tutti under, con qualche innesto, e siamo arrivati fin qui insieme.”
Come ti trovi con il coach… che è anche tuo fratello?
“È dura, eh! (ride) C’è un bel conflitto di interessi, ma separiamo bene i ruoli: in campo siamo allenatore e giocatore, poi a casa… beh, forse è peggio di un rapporto padre-figlio! Scherzi a parte, l’ho seguito in tutti i suoi cambi, e sono fiero di essere allenato da lui.”
Chi vedi come favorita in questa prima fase dei playoff?
“Secondo me, tre squadre sono più attrezzate: Alfa, Gela e Dierre. Se dovessi scommettere un dollaro, lo metterei sull’Alfa per intensità e qualità di gioco. Ma noi ci crediamo, e giocheremo fino all’ultimo secondo.”