HB AD UN QUASI VIOLA:IL MITO SABONIS

Il 19 dicembre è stato il giorno del compleanno di un “quasi” ex della Viola.

Il quasi è d’obbligo, anche perché, all’interno della leggenda degli anni 2000, uno dei giocatori più forti della storia del basket sembrava veramente vicinissimo ad un progetto d’alta quota al quale avevano già aderito Carlo Recalcati ed il Michael Jordan italiano di quei tempi, Carlton Myers.

Accanto a lui, un roster che aveva l’ambizione di vincere lo scudetto doveva annoverare atleti del calibro di Pozzecco, i fratelli Varejao, Evans, Edney, De Marco Johnson e non solo.

Sabonis è stato un giocatore unico.

Medaglia di bronzo nel 1992 e 1996 con la Lituania.

Giocatore dalla stazza imponente (oltre 2,20 m per 130 kg), unita ad un’eccellente visione di gioco e ad un tiro da fuori particolarmente preciso, Sabonis è da molti considerato il miglior centro europeo di ogni epoca. Durante la sua permanenza in NBA fu soprannominato “il principe del Baltico”. Ha unito in maniera straordinaria le doti ed i movimenti di un centro dominante e la capacità di trattamento della palla (passaggio e tiro) di una guardia. “È un Larry Bird da 2 metri e 20” ebbe a dire una volta di lui la leggenda del basket americano Bill Walton. Il 12 agosto 2011 è stato inserito nella Hall of fame del basket americano. È anche padre del cestista Domantas Sabonis, anch’egli militante in NBA negli Indiana Pacers

La favola “Mimmo Barbaro” terminò prima di iniziare tra punti interrogati e domande che ancora riecheggiano nelle orecchie dei tifosi affranti che erano riusciti a sottoscrivere quasi quattromila tessere in 3 giorni e prima che Reggio potesse affiancare a nomi del calibro di Alexander Volkov, Carlo Recalcati, Kobe Bryant e Manu Ginobili un altro nome dalla infinita storia cestistica.

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