IL CANTANTE LIO HA IL BASKET NEL CUORE
Speciale Bolliti Summer Cup– Un mix perfetto di sport, musica e comunità. È questo il cocktail vincente della Bolliti Summer Cup, il torneo estivo che sta conquistando la città e che nell’edizione di quest’anno può contare su un testimonial d’eccezione: il cantautore reggino Lio, al secolo Domenico Lione.
Non si tratta di una semplice comparsa, ma di un sostegno concreto e sentito. Lio, insieme alla realtà social di Kamaffari, ha infatti scelto di sponsorizzare l’evento, credendo fortemente nel progetto e nei ragazzi che lo animano.
“Una iniziativa del genere andava sponsorizzata e sostenuta”, spiega Lio con entusiasmo. “Siamo il più vicino possibili e li sosteniamo. Questi ragazzi hanno creato una realtà piena, super partecipata. Sono contento di poter dare una mano”.
Il legame tra l’artista e il mondo dei “Bolliti” affonda le radici nel passato, in quelle stesse periferie dove si forgiano sogni e amicizie. “Ci incontravamo al mitico campetto di Santa Caterina”, ricorda con un sorriso.
La strada intrapresa è quella della musica, un percorso che sta dando i suoi frutti. “Sta andando bene”, racconta. “Adesso ci sono tanti progetti che usciranno a breve, tra ottobre e novembre, e non vedo l’ora di condividerli”.
Il momento più alto della sua carriera, per ora, rimane il Festival di Castrocaro, dove si è classificato secondo e ha vinto il premio della critica, un trampolino di lancio che ricorda i tempi d’oro di alcune band leggendarie. “È partito tutto da lì”, confida. “Spero che sia l’inizio di una bella storia”.
Ma qual è il sogno nel cassetto per questo giovane cantautore? “Sicuramente quello di poter vivere di questo, partendo da una città che spesso viene un po’ criticata sotto il punto di vista delle opportunità. Ma secondo me le opportunità ci sono, basta guardarsi intorno. Realtà come queste dei Bolliti ti fanno capire che c’è effettivamente carne al fuoco anche a Reggio”.
Lio, con lo sguardo lucido di chi crede nel proprio territorio, lancia un messaggio positivo dei Bolliti: “Vederli crescere così, con tutta questa voglia, con i tifosi al seguito, ti fa capire che c’è tantissimo potenziale ancora da mettere in campo. C’è tanto fermento. Io li ho seguiti anche in finale: c’era una tifoseria che onestamente non ho visto nemmeno in alcune finali ufficiali di campionati più importanti”.


