Serie CSlider

IL CONSIGLIERE CHINE’:”ECCO COSA HO DETTO A GIANNI PETRUCCI”

“Ho chiesto scusa a nome della Pallacanestro Viola Supporters Trust per gli accadimenti degli ultimi anni ma ho proposto una regionalizzazione dei parametri”.

A parlare, in esclusiva ai nostri microfoni, è il Consigliere del Direttivo del Comitato Regionale Fip, Valerio Chinè, giornalista e firma di Gazzetta del Sud da sempre vicino al mondo Viola.

 

“Ho parlato con il Presidente Fip Gianni Petrucci e volevo aggiornavi su quanto detto – sottolinea Chinè.

In separata sede, lontano dai riflettori argomentando sulle problematiche del movimento.

In premessa ho parlato con il Presidente su richiesta della Pallacanestro Viola Supporters Trust.

Porto le scuse a nome della nuova società per tutto quello che è accaduto e per tutti i danni che sono stati creati non solo al nome Viola ma a tutto il movimento.

Il Presidente Petrucci ha apprezzato molto il gesto ed ha promesso in una delle sue sortite qui al Sud o magari in Città nei prossimi mesi di poter essere presente ad una delle partite di C Silver.

Ho sottolineato la presenza dei 700 spettatori che è un numero significativo non solo per la Viola ma per tutto il movimento e significa che il nome Viola è ancora importante per la storia della pallacanestro calabrese e nazionale.

In secondo luogo, abbiamo affrontato le problematiche legate ad un movimento che, soprattutto in Calabria vede diminuire i suoi numeri.

Aldilà dell’esegesi e delle analisi di ogni tipo di problematica, la verità è che oggi, il nostro sistema economico calabrese non può stare al passo delle grandi regioni come la Lombardia che di sola Fip regionale fattura un qualcosa come un milione e settecento mila euro alla pari di una qualsiasi federazione sportiva minore d’Italia.

“Come Calabria stiamo affrontando un momento difficile , non riusciamo ad incentivare la maggiore presenza di società nei campionati giovanili e regionali. Ricordiamoci che le grandi società nascono solo se il movimento è forte, oggi le realtà di vertice soffrono la progressiva debolezza delle società di base.
Se un movimento aumenta i numeri e se se le società sono più serene per poter investire nell’aumentare i numeri, se ne avvantaggia tutto il sistema.

Ma se un campionato regionale costa dieci-venti mila euro di balzelli e tasse, costi federali, ogni società ha più difficoltà a fare attività e a distrarre risorse dalle iniziative finalizzate ad aumentare numeri e qualità della pallacanestro.

”.

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