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IL MEDICO SI E’ PRESENTATO ALLE 19.13, LO ANNUNCIA SOVERATO

Riceviamo e pubblichiamo la nota del Presidente dell’Nbs Biagio Anastasio in merito agli accadimenti del sabato

Riceviamo e pubblichiamo

In relazione all’articolo pubblicato oggi sul vostro sito dal titolo “SMAF, QUARTO QUARTO SUPER E SUCCESSO”, nel quale è riportata la frase “a Soverato non si presenta il medico”, devo fare, nella mia qualità, alcune precisazioni. Innanzitutto, non risponde al vero che il medico non si sia presentato. È, infatti, accaduto che, prima dell’orario di inizio della gara, fissato per le 19, il nostro medico, contattato telefonicamente, riferiva di essere in arrivo al campo di gioco e di essere in ritardo per un impedimento che avrebbe provveduto a certificare. Tanto che alle 19.13 il medico giungeva presso il palazzetto dello sport. A questo punto, le nostre richieste di far cominciare la partita si scontravano inesorabilmente con la severa intransigenza del primo arbitro Ortenzio, il quale, trincerandosi dietro l’applicazione del regolamento, manteneva la propria posizione, impedendo di fatto l’inizio del match e, in un primo momento, non volendo neppure inserire nel referto le dichiarazioni rese dal medico a giustificazione del ritardo. Si tratta di una decisione che, occorre ribadirlo, sia pur corretta dal punto di tecnico, lascia perplessi per la totale mancanza di elasticità: stiamo pur sempre parlando di una partita di serie D tra due giovani squadre prive di pretese per la vittoria finale del campionato. Non può, pertanto, non lasciare l’amaro in bocca quanto decretato dall’arbitro, anche alla luce di quanto accade sistematicamente su molti campi calabresi (ed io lo posso testimoniare direttamente, facendo il dirigente accompagnatore da circa venti anni), dove una tale rigidità non si è mai vista, preferendo privilegiare invece la voglia di disputare la gara, di giocare, di fare sport. Mi pongo, quindi, una serie di domande: 1) a chi è giovata questa applicazione sorda del regolamento? Non alla nostra squadra, vogliosa di scendere in campo. Non alla città di Soverato, nella quale facevamo ritorno dopo un lungo esilio in quel di Sant’Andrea. Non al nostro pubblico, desideroso di assistere al match. Non al Botteghelle che, sono certo, avrebbe preferito giocare dopo essere partito da Reggio Calabria nel primo pomeriggio. 2) perché tanta fermezza nel non far iniziare la gara, quando, a termini di regolamento, non sarebbe stato possibile neanche svolgere il riscaldamento (cosa che il sig. Ortenzio ha lasciato fare)? 3) assisteremo a tanta fiscalità su tutti gli altri campi? 4) come comportarci nel caso in cui fossimo noi ad essere nella situazione del Botteghelle: dare il consenso per giocare (come abbiamo sempre fatto, anche con ritardi ben superiori rispetto a quello di ieri) o approfittare della situazione e, appena scoccata l’ora di inizio della gara, prendere i borsoni e andare via? Sono domande che sottintendono l’amarezza che provo, come presidente e come uomo di sport, per quanto accaduto e che, ancora una volta, mi spingono a riflettere se valga la pena continuare a impegnare tempo, soldi ed energie nel portare avanti una semplice, ma fortissima, passione.

Biagio Anastasio Presidente

A.S. Dil. Nuovo Basket Soverato

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