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Il Presidente del CONI Calabria Tino Scopelliti: “Il Trofeo Sant’Ambrogio è un faro per tutto lo sport calabrese”

L’entusiasmo per la 49ª edizione: “Un evento atteso, ringraziamo la famiglia Sant’Ambrogio per il suo immenso contributo. Speriamo di rivedere presto una squadra calabrese in Serie A”

– “Un torneo che ritorna piacevolmente”. Con queste parole piene di affetto e stima, il Presidente del CONI Calabria, Tino Scopelliti, commenta la 49esima edizione del Trofeo Sant’Ambrogio, ponendo l’accento sul suo valore che travalica i confini dello sport per diventare un patrimonio di tutta la regione.

“Il Trofeo Sant’Ambrogio è sempre stato un punto di riferimento non soltanto per i cestisti reggini e calabresi, ma per tutti i calabresi, anche quelli che non sono atleti e non guardano la pallacanestro”, esordisce Scopelliti, evidenziando la portata culturale e sociale dell’evento. Un evento che vive di memorie gloriosi: “Abbiamo avuto tempi bellissimi… era sempre un evento in cui avevamo la Viola in Serie A, con squadre ben allestite che scendevano a Reggio perché il trofeo era ambito da qualsiasi società”.

Il Presidente non nasconde però una velata preoccupazione per il momento attuale del movimento cestistico regionale, descritto come “in una fase di involuzione”, sottolineando come l’assenza di squadre calabresi nei campionati nazionali più importanti abbia inevitabilmente ripercussioni anche sulla kermesse.

Il cuore del suo intervento è però un sentito e doveroso ringraziamento alla famiglia organizzatrice. “È bene ringraziare la famiglia Sant’Ambrogio per quello che hanno fatto – afferma con convinzione – I figli sono stati cestisti di ottimo valore”. Un ricordo speciale e commosso è riservato a Cesare Sant’Ambrogio: “Una persona integerrima, un signore che si è sempre contraddistinto per la sua serietà, con cui abbiamo organizzato tantissimi raduni cestistici. Una famiglia che è sempre stata un punto di riferimento”.

Le sue conclusioni sono un augurio e una speranza per il futuro: “Speriamo che nei prossimi anni si possa avere una squadra calabrese in Serie A che possa partecipare al torneo”. Un traguardo che ridarebbe smalto a una competizione storica, che resta, nonostante tutto, “un punto di riferimento per tutti gli sportivi calabresi, anche per i semplici curiosi”.

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