ILIANO SANT’AMBROGIO SU TIRO DA 4:”L’UNICA ARMA E’ IL LAVORO”
La stagione della Catanzaro Basket Academy è stata un percorso ricco di ostacoli, ma anche di grande crescita. A raccontarla è il vice allenatore Iliano Sant’Ambrogio, che in un’intervista esclusiva su Tiro da 4 ripercorre le tappe di un anno complicato, dalla partenza in salita alla salvezza conquistata con orgoglio.
“Abbiamo pagato lo scotto della matricola”, esordisce Sant’Ambrogio, riferendosi al ritorno della squadra in Serie B dopo anni di assenza. “La partenza è stata durissima: zero vittorie e cinque sconfitte. Ma l’abilità dell’ambiente è stata fare fronte comune, unirsi e lottare fino alla fine. L’unica arma a disposizione? Il lavoro. Ci siamo chiusi in palestra, abbiamo macinato chilometri e alla fine siamo riusciti a ribaltare la situazione.”
Dopo il disastroso 0-5 iniziale, la squadra ha chiuso con 17 vittorie e 20 sconfitte (playout inclusi), un risultato che dimostra la capacità di reazione di un gruppo che ha saputo rialzarsi. “È stato un campionato più equilibrato rispetto allo scorso anno, dove Capo d’Orlando e Ragusa dominavano. Quest’anno non c’erano squadre ‘materasso’, tutti hanno lottato.”
Uno dei punti di svolta è stato il mercato invernale, con l’ingaggio dI Tomcic, giocatore di grande esperienza. “Tomcic è stato un colpo da maestro. Nelle due gare dei playout in casa ha segnato 20 punti di media, è un professionista serissimo e ha fatto la differenza”, spiega Sant’Ambrogio.
Sant’Ambrogio, che ha anche guidato l’Under 19 D’Eccellenza della Catanzaro Basket Academy, sottolinea l’importanza del vivaio: *”L’obiettivo è seguire l’esempio di società come Angri e Milazzo, che hanno fatto dell’Under 19 un bacino per la Serie B. Noi abbiamo chiuso con un ottimo 10-1 in casa e un girone di ritorno da 9-2. Se avessimo replicato lo stesso andamento all’andata, avremmo lottato per gli spareggi.”
E conclude con un messaggio chiaro: “Il basket meridionale ha potenziale, ma serve continuità. A Reggio Calabria, Trapani e Catania ci sono esempi virtuosi. Noi a Catanzaro vogliamo essere tra questi.”
Una stagione difficile, ma che ha lasciato un’eredità importante: la consapevolezza che, con lavoro e unità, si possono superare anche gli ostacoli più grandi.