IMPERDIBILE:COACH BOLIGNANO A TUTTO CAMPO (TUTTA DA LEGGERE)

Di Giovanni Mafrici -dal ricordo ed il pensiero per Gianni Scambia, al momento della Pallacanestro Viola, passando per il clamoroso forfait di Ferrara, la riforma dei campionato ed un ringraziamento per Gerardo Brienza.

L’intervista

Ritroviamo con Coach Bolignano e non possiamo non partire dall’argomento che ha segnato, un po tutti noi.

Il Coach della Pallacanestro Viola,come tanti suoi coetanei della sua generazione è cresciuto con una maglia di cotone con il logo con il pescespada al centro, con i palloni Mikasa,il marchio tecnico era “Ennese” le palestre del Vinci e del Vitrioli, i palleggi di destro sulla linea bianca da tesserato di una grande Viola,quella dell’Ingegnere Scambia.Il motore economico, progettuale di tutto quanto.

Che ricordi porta con se dell’Ingegnere?

Un ricordo bellissimo.

Ho avuto la fortuna di giocare con Francesco,il figlio, sin dal Minibasket passando per l’attività giovanile.

Lui? Una bellissima persona.

Persona che ha seguito anche noi, sempre.

Una persona che ha dato tantissimo alla pallacanestro.

Credo che quel che hanno costruito lui ed il Giudice Viola è qualcosa di fantastico che durerà per sempre.

E’ stato tutto quanto scolpito.

In questo momento di viene solamente da ricordarlo, gioioso, dopo ogni vittoria.

Presente sugli spalti, e presente sempre, con i giocatori, con i genitori, sempre.

Una persona a modo che sapeva interloquire quando doveva che purtroppo ha subito un’infinità di ingiustizie che hanno fermato il suo progetto futuristico legato alla Viola.

Non dimentichiamoci di quel che ha fatto e non dimentichiamo una persona così importante.

L’auspicio è che le amministrazioni di oggi riescano a gestire e valorizzare impianti come il Pianeta Viola,lo stesso PalaCalafiore, nati dalla lungimiranza di persone come Gianni Scambia.

E’ indubbio che la chiusura del Pianeta Viola sia un danno per tutto il movimento basket.

Si, il rammarico è proprio questo.

Che non ci sia stata una continuità programmatica rispetto a quanto fatto.

Le vicissitudini societarie hanno ostacolato tutto questo.

Non c’è colore politico in questo, parliamo di un Pianeta Viola fermo per troppi anni e di un PalaCalafiore dove si poteva fare molto di più.

Girando pagina: ho avuto il coraggio di intervistare un “soggetto pericoloso”. Se in caso di rissa vengono comminate 3 giornate, se in caso di colpo volontario,due, siamo a cospetto di un “mostro”. Polemiche a parte, causate dall’inspiegabile squalifica per due giornate, quanto è mancata la sua panchina al Coach Bolignano?

Si, tantissimo.

E’ il mio lavoro.

E’ stato anche un momento di riflessione.

Ho potuto comunque apprezzare quel che accade in campo non da troppo vicino, analizzandone svariate sfaccettature.

Siamo comunque riusciti a mettere sul campo quello che avevamo provato in settimana, argomentando della gara contro Brianza.

Contro Orzinuovi dobbiamo aprire un capitolo a parte:

Lo sforzo a 48 ore di distanza era poco, ma la caratura di Orzinuovi l’abbiamo pagata.

Non era la partita da dover vincere, ere la partita meno alla partita da tutti i punti di vista.

Adesso giriamo pagina recuperando le energie il più possibile recuperando energie fisiche e mentali.

Impazza la brutta notizia relativa al casa Ferrara ed al forfait, a campionato in corso della Serie A2, che falsa in qualche modo il torneo e lancia un segnale negativo fortissimo al basket italiano, in pieno clima di riforme.

Ferrara è stata da sempre una realtà indistruttibile.

Bellissimi i ricordi anni 90 e le sfide tra Young ed Embry ma non solo.

Ho appena ascoltato le dichiarazioni del Coach, nonché Direttore Sportivo Leka che risultano veramente inquietanti.

Oggi, Capitolo Pallacanestro Viola, probabilmente tocca fare punti senza guardare troppo la classifica anche in clima ranking per quel che potrebbe accadere, o sbaglio?

Ferrara è una delle piazze storiche della pallacanestro da sempre.

Nella passata stagione riuscì, addirittura a fare una partnership con la Virtus Ragusa di B.

Avere una squadra satellite, con una partnership importante non è cosa da poco.

Oggi, quel che è successo a Ferrara è un campanello d’allarme per tutti, per tutta Italia.

Oggi, l’obiettivo anche per noi è di fare più punti possibile.

In questo momento è difficile ma i ragazzi hanno la caparbietà di non mollare.

Il mio compito, grazie alla volontà della società è quello di non mollare e le aggiunte nel roster ne sono l’esempio.

Mi aspetto a che a fine anno la riforma avrà delle flessioni.

Non sarà semplice trovare formazioni che siano tutte a posto dal punto di vista economico.

Il tentare a tutti i costi di competere per forza per gli obiettivi è stata, secondo me, una rincorsa, molto spesso che va aldilà dei budget normali previsti.

Secondo me si è andati spesso verso l’extrabudget e a caccia, nervosamente di un obiettivo.

I parametri non sono aumentati ma sono equiparati a quello che saranno le nuove categorie.

Credo che oltre le solite note, 5-6 società, tante altre, probabilmente si sono spinte un po troppo oltre.

Credo che a Giugno si dovranno fare i conti per il futuro della prossima stagione.

I parametri sono adeguati a quel che sarà ma non dimentichiamoci anche la riforma dello sport.

Secondo ci saranno delle difficoltà nel comporre dei gironi da 12 nella prossima Interregionale.

Considerando che ci saranno nuove limitazione, come le dotazioni per i Palazzetti.

E’ possibile ci siano nuovi casi Wild Card.

A proposito di Wild Card, durante la gestione Meneghin, fu un fallimento inserire svariate piazze, come Bari,Genova e non solo.Con tutte le piazze che si sciolsero come neve al sole.

E’ tutto complicato ed è possibile che, qualora si continuasse così, è possibile che il basket diventi uno sport alla stregua della pallamano, con tutto il rispetto possibile.

Ci auguriamo che le riforme possano essere realmente attuato.

A mio avviso, si andrà avanti per deroghe: recentemente ho intervistato un Coach Campano che mi segnalava come, nella loro regione non esistono impianti con quei parametri descritti dalla Fip.

Sono dati allarmanti che ci fanno capire come potrebbe essere tutto molto più difficile.

Ci auguriamo ci sia la giusta comunicazione tra le parti. La Campania è solo un esempio e non sta neanche così male.

Oggi,dobbiamo entrare nell’ottica che, chi gestisce debba tenere anche conto della sostenibilità delle società.

In questo momento, il periodo è particolare, anche per tutto quello che gira intorno alle società, dal marketing al ticketing e non solo.

Proprio su questo, ascoltando la Conferenza stampa di Leka, ho trovato preoccupante quanto affermato: ovvero che a novembre doveva partire un nuovo consorzio e nuove attività di marketing mai partite.

Non si può sindacare da così lontano e senza elementi chiari,specialmente in una terra come Reggio che ne ha passata tante da questo punto di vista.

Girando pagina, non posso non menzionare un signore del parquet, Gerardo Brienza.

Da sempre vicino alla causa, prima da giocatore, poi da allenatore e da tanti anni ormai, accanto ad Antonio Iero nel delicato ruolo di rilevatore statistico per Lnp.

C’era un’emergenza, e lui è sceso in campo per permettere a Coach Motta di volare in panchina.

Un Gerardo così generoso, per me fa notizia.

E’ un amico.

E’ un simbolo del basket nero-arancio.

Ho avuto modo di dividere con lui tantissime esperienze, anche all’Audax e da genitore del gruppo ’94-’94 della Scuola di Basket Viola.

E’ un uomo di sport, non ci ha mai abbandonato.

C’è stata questa possibilità ed abbiamo approfittato della sua generosità per porter mandare in panchina regolarmente Coach Motta:un cavillo normativo discutibile che, siamo riusciti a by-passare.

Si può vincere domenica contro Padova?

Si deve vincere.

Ogni partita è una finale.

Dobbiamo sfruttare il fattore campo.

Dobbiamo sfruttare anche il fatto che sarà una sfida stimolante contro di una delle poche squadre rimaste da affrontare della parte alta del ranking,.

Casa o fuori è indifferente.

Giochiamo contro una buona squadra con qualche vecchia conoscenza dei tempi della Serie A da avversario come Francesco Ihedhioia.

Squadra importante che proverà a confermarsi.

Non possiamo fallire: non dobbiamo, però, avere l’ansia da risultato ma una motivazione in più per dare il meglio.

I ragazzi sono carichi.

Se analizziamo il percorso, inclusa la trasferta di Desio, siamo consapevoli di poter far bene e vogliamo spingere il più possibile.

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