Intervistiamo Ashley Hamilton

 

 

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Ashley Hamilton, raccontaci un po’ di questa stagione a Reggio Calabria.

Hamilton: “Abbiamo avuto alti e bassi con alcuni buoni momenti come squadra; eravamo giovani ed abbiamo imparato molto durante la stagione, il modo in cui vincere e nella preparazione alle partite.”

Il miglioramento è una costante; ti vediamo qui di mattina a lavorare con coach Francesco Barilla a fine stagione, come mai?

Hamilton: “Sì, perchè voglio crescere rispetto alla stagione appena trascorsa, voglio migliorare rispetto al giorno prima e perchè amo giocare ed è il mio lavoro.”

Qual è stata la tua migliore azione quest’anno?

Hamilton: “Contro Matera, un grande alley oop di Fabi ed io ero lì insieme a Sabbatino ma ho raccolto io l’alley-oop per una grande schiacciata”

Il tuo sogno per il futuro?

Il mio sogno è solo quello di migliorare e stare bene ogni giorno.

Ti piace Reggio?

E’ bellissima, sono stato bene qui, ho visto tanti posti e brave persone.

Qual è il tuo giocatore preferito nella NBA?

LeBron James è il mio giocatore preferito.

Che ne pensi di Manu Ginobili?

Adoro Manu, penso sia uno dei migliori giocatori, uno dei più intelligenti e credo sia davvero tanto tanto bravo.

Sai che Kobe e Manu sono stati a Reggio in passato?

Sì so tutto, so che Kobe è stato qui quando era piccolo e so che Manu ha iniziato la sua carriera qui a Reggio. La Viola è stato il primo club di Manu in Italia ed anche per me è stata la stessa cosa.

Che ne pensi di Jefferson, il pivot di Mantova?

Mi piace, è un bel pivot, fa bene il suo lavoro ed è molto atletico; un gran bel giocatore.

Con chi hai legato di più a Reggio? Il tuo migliore amico? Ammannato?

Con tutti, Ammannato, Gaetano (Spera ndr), Agustin, Sabbatino, Papa Dia, Keion Bell quando era qui, il capitano, Caprari, tutti bravi ragazzi, mi è facile essere amico di chiunque.

 

Che ne pensi di Keion? Come mai ha avuto difficoltà a Reggio?

E’ stato molto difficile per Keion stare qui, era il suo primo anno all’estero e le persone spesso dimenticano che a parte essere giocatori siamo esseri umani e stare lontano dai tuoi amici e dalla tua famiglia spesso è difficile, specialmente quando non parli la stessa lingua puoi sentirti isolato ed è molto difficile esprimersi in situazioni come queste. E’ un gran bel giocatore, con molto talento ma semplicemente a volte le cose non vanno come vorresti.

Un messaggio ai tifosi della Viola?

Mantenete sempre la stessa voglia, continuate a venire alle partite ed a tifare; abbiamo apprezzato molto, allo stesso modo in cui a voi piace sostenerci e vederci giocare, a noi piace giocare per voi, a volte va bene, a volte va male ma in ogni caso grazie per il sostegno che ci avete dato.

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