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KENNETH VIGLIANISI ED IL VOLO IN A1 TEDESCA

di Giovanni Mafrici – La nuova avventura del reggino. Il saluto alla Pallacanestro Trapani, il movimento giovanile in Italia, Reggio Calabria e non solo.Ecco la sua intervista

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Un reggino nella massima serie del basket tedesco. Uno straordinario traguardo da raccontare: un esempio da seguire per i più giovani e per chi inizia a praticare la pallacanestro.

Kenneth Viglianisi, atleta classe 1992 è pronto ad una nuova grande avventura europea.

Il giovane reggino, nativo di Scilla ma da sempre cittadino di Campo Calabro ha girato tanto in carriera: da Catanzaro a Reggio Emilia, da Torino a Tortona fino alla proficua esperienza a Trapani.

Adesso è pronto per un ricco volo in terra di Germania.

Innanzitutto come è nato questo nuovo accordo?

 

Ho avuto questa grande opportunità cestistica.

Premetto argomentando che ho la fortuna di avere la madre tedesca e sognavo da tempo una possibilità del genere: giocare in Bundesliga per me è un sogno.

Giocherò in prima divisione e nella prima settimana di Agosto inizierò questa nuova esperienza.

A dirla tutta, stavo già sbrigando le pratiche per avere la doppia cittadinanza, italiana e tedesca e non potevo non cogliere al volo questa opportunità.

 

Il sogno di ogni bambino italiano è quello di giocare nella serie A tricolore. Potrebbe essere solamente un appuntamento rimandato. Cosa ne pensi?

 

Un passo alla volta e mai dire mai: nella mia carriera ho sempre considerato le opportunità passo dopo passo.

Davanti a me si è posta questa intrigante difficoltà e proverò ad affrontarla al meglio e spero un giorno di poter giocare anche nella massima serie del basket italiano.

 

E Trapani?

 

Lasciare Trapani non è stato facile.

Ho passato tre anni stupendi sia sotto il profilo cestistico che sotto il profilo umano.

Ho trovato una società che mi ha accolto a braccia aperte partendo dai custodi Franco, Baldo e Peppe, il Presidente Basciano e Nicola passando per tutti gli allenatori che si sono intervallati in questi anni incluso tutto lo staff tecnico.

La cosa bella è stata la possibilità di poter lavorare al meglio sempre: al mattino, al pomeriggio, in sinergia con il settore giovanile.

Sono stati tre anni stupendi.

Non posso non ricordare i miei grandi compagni di squadre dal Capitano Andrea Renzi, Gabriele Ganeto, Claudio Tommasini negli anni scorsi.

 

Sarebbe bellissimo vedere tutti i reggini volati via in riva allo stretto. E’ solo un sogno?

 

Sarebbe straordinario.

Siamo partiti tutti da qui e Reggio ha tirato tantissimi giocatori forti, i fratelli Laganà, Smorto, Lupusor e non solo.

Il livello sta crescendo e ci stiamo facendo valere lontano da casa.

Un po tutti stiamo lottando per trasformare la nostra passione in un grande lavoro.

 

Conviene ancora lavorare sui settori giovanili?

 

Bisogna fare avvicinare i ragazzi a questo sport.

Farli innamorare di questa disciplina: allo stesso tempo serve organizzazione, programmazione e società serie dietro.

Bisogna allo stesso tempo avere la disponibilità economica per creare gruppi competitivi perché il miglioramento di un ragazzo passa dalla competizione e dal confronto continuo.

Io sono stato avvantaggiato dal potermi allenare tutti i giorni con atleti più forti di me che mi hanno spinto a migliorare.

 

Cosa conosci del campionato tedesco?

 

Ci sono squadre di altissimo livello.

Il livello è competitivo grazie alla presenza di squadre come il Bayern Monaco che nel 2019 completerà i lavori per il nuovo Palasport.

L’Alba Berlino, il Bamberg dove hanno allenato due Coach italiani come Banchi e Trincheri.

Il livello è molto alto e molto fisico e non vedo l’ora di cominciare.

 

Hai qualche consiglio per i giovani che partono dalla Calabria?

 

Mi è sempre piaciuto giocare sin da bambino.

Guardo tutte le partite dall’Eurolega alla Nba.

Il consiglio che posso dare è :”Giocate al campetto, provate le vostre cose nel playground per arrivare pronti al cinque contro cinque”.

 

E la nuova squadra?

 

Si chiama Mitteldeutsche Basketball Club e gioca in una città situata nei dintorni di Lipsia.

Una città piccola ma molto combattiva che venderà cara la pelle in tutte le partite.

Quello che mi ha impressionato è la loro voglia di non mollare e di giocarsi tutto pallone dopo pallone.

L’attitudine al lavoro può far diventare una società piccola può regalare sogni cestistici anche contro squadre più attrezzate e blasonate.

 

Versione tedesca

 

Ein Junge aus Reggio Calabria in der deutschen Basketball-Spitzenserie.
Kenneth Viglianisi, Athlet Klasse 1992 ist bereit für sein neues großes Abenteuer.

• Wie bist Du zu der Entscheidung gekommen?

Habe dieses großartige Angebot bekommen.
Ich habe das Glück, Sohn einer deutschen Mutter zu sein und träumte schon seit einiger Zeit von solch einer Möglichkeit.
In der Bundesliga zu spielen, ist für mich ein Traum.
Ich werde in der ersten Division spielen. Anfang August werde ich mein neues Abenteuer beginnen.
Ich stellte den Antrag für meine doppelte Staatsbürgerschaft, italienische und deutsche. Ich konnte nicht umhin eine derartige Chance zu akzeptieren.
• Der Traum jedes italienischen Kindes ist es, in der italienischen Serie A zu spielen. Es könnte nur ein verschobener Termin sein. Sag niemals nie?

Ein Schritt nach dem anderen und niemals nie sagen: In meiner Karriere habe ich immer Schritt für Schritt Entscheidungen getroffen und alle Chancen wahrgenommen.
Vor mir liegt diese faszinierende Schwierigkeit und werde versuchen, sie so gut wie möglich zu meistern und wer weiß, eines Tages in der italienischen Spitzenliga zu spielen.

• Und Trapani?

Trapani zu verlassen war nicht einfach.
Ich verbrachte drei wundervolle Jahre, nicht nur als Spieler sondern auch unter menschlichen Profil.
Ich habe einen Club gefunden, der mich mit offenen Armen aufgenommen hat. Angefangen von den Hausmeistern Franco, Baldo und Peppe, Präsidenten des Teams Basciano und Nicola, alle Trainer die sich in diesen Jahren immer ausgetauscht haben, bis zum gesamten technischen Personal.
Das Tolle war, das es immer möglich war optimal zu trainieren. Morgens und nachmittags, in Synergie mit dem Jugendbereich.
Es waren wundervolle Jahre.
Für mich unvergesslich in den drei Jahren meine großartigen Team Kollegen Kapitän Andrea Renzi , Gabriele Ganeto
und Claudio Tommasini.

• Es wäre schön zu sehen, dass alle Spieler aus Reggio Calabria in Reggio Calabria spielen sehen?
Oder ist es nur ein Traum?
Das wäre schön.
Wir haben alle hier in Reggio Calabria angefangen. Starke Spieler wie die Brüder Laganà, Smorto, Lupusor und viele mehr.
Das Niveau ist gewachsen und die Athleten aus Reggio Calabria arbeiten um Ihr Talent zu beweisen.
Wir versuchen alle ein bisschen aus unserer Leidenschaft, eine großartige Arbeit zu machen.

• Ist es noch angemessen, in Jugendsektoren zu arbeiten?

Man sollte Kinder und Jugendliche für diesen Sport begeistern.
Damit sie sich in diese Disziplin verlieben können, braucht man gleichzeitig Organisation, Planung und einen seriösen Club.
Es ist notwendig, finanziellen Mittel zur Verfügung zu haben, um wettbewerbsfähige Gruppen zu fördern. Die Nachwuchsmannschaften müssen sich regelmassig, in Wettkämpfen mit anderen Mannschaften konfronti. Ich
hatte den Vorteil, jeden Tag mit Athleten, die stärker waren als ich, trainieren zu können. Das hat dazu beigetragen immer besser zu werden.

• Was weißt du über die deutsche Meisterschaft?

Es gibt Teams von sehr hohem Niveau.
Das Niveau ist wettbewerbsfähig dank der Anwesenheit von Teams wie Bayern Monaco, die im Jahr 2019 die Arbeit für die neue Sporthalle abschließen wird,
Alba Berlin und Bamberg, wo zwei italienische Trainer Banchi und Trinchieri trainierten .

Das Niveau ist sehr hoch und sehr physisch und ich kann es kaum erwarten anzufangen.

• Hast du einen Ratschlag für junge Leute, die aus Kalabrien weggehen?

Ich habe immer gerne gespielt.
Ich schaue mir alle Spiele von der Euroleague bis zur NBA an.
Der Ratschlag, den ich geben kann, lautet: “Spielt Streetball, versucht eure Bewegungen, so seid Ihr besser im 5 gegen 5 Spiel vorbereitet.

• Und das neue Team?

Das Team heißt Mitteldeutsche Basketball Club und spielt in Weißenfels, nicht weit von Leipzig entfernt.
Eine kleine, aber sehr kämpferische Stadt, die in jedem Spiel alles gibt..
Was mich sehr beeindruckte, das sie nie aufgeben und um jeden Ball kämpfen.
Die Arbeitseinstellung kann helfen, das auch ein kleinerer Club gegen siegreiche Teams gewinnen können.

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