DR1 CALABRIA

LA CESTISTICA GIOIESE VINCE LA COPPA CALABRIA

Nota del team dei viola di Gioia-Gioia Tauro – Difficile il compito del cronista in pomeriggi come quello appena vissuto al Palamangione, teatro della finale di Coppa Calabria, edizione 2024-2025.
Partendo dalla fine forse si può appena intuire l’incredibile turbinio di emozioni vissute da tutto il pubblico, numerosissimo, presente sugli spalti.
Circa un minuto al termine, Catanzaro avanti di uno e palla in mano, la tripla di Giglio non va, De Gregorio raccatta il rimbalzo e fa un lancio football su Peppe Russo, lanciato verso il vantaggio dei padroni di casa: Giglio in ripiegamento va a cercare di non far segnare Giuseppe, che cade rovinosamente sul parquet, con una torsione tragicamente devastante della rotula. Urla, panico, il palazzetto cade in una sorta di realtá parallela, sospesa. Peppe Russo a terra, che si contorce dal dolore, Francesco Giglio sbianca in volto, si ferma tutto.
I secondi diventano minuti, interminabili. La paura è grande. Eppure, nonostante le prime rabbiose reazioni, tutto si pacifica, tutti in ansia per Giuseppe. Arriva l’ambulanza, il pubblico si scioglie in un applauso liberatorio vedendo Giuseppe che saluta, si corre in ospedale, i primi esami strumentali escludono fratture, più in lá si capirá se è coinvolto qualche legamento.
In campo la tragedia sfiorata diventa una delle più belle espressioni di solidarietá mai viste su un campo da basket: Michelangelo Germanò tira i due liberi per l’intenzionale e li mette. Gioia rimette in gioco, ma la Smaf si ferma, in onore di Peppe Russo. I 51 secondi restanti passano tra abbracci tra tutti i giocatori, gli arbitri che consolano Ciccio Russo in lacrime, tutti abbracciano Francesco Giglio. Il risultato passa in secondo piano.
Le squadre al centro del campo fanno la foto assieme, applausi per tutti.

Agli annali andrá la vittoria Cestistica, ma tutti gli onori sono per lo sfortunatissimo Peppe Russo, a cui questo finale è dedicato.
Complimenti alla gestione arbitrale degli splendidi Davide Sposato e Lorenzo Smirne, veramente professionali e umani.
Complimenti alla sportivitá della Smaf, che non esita un secondo a fermarsi pur dopo aver dominato la gara per 38 minuti, sempre saldamente in vantaggio e giocando una super partita, con un super Tumminia (20 con sei triple), un grande Giglio (16), un preciso Dozic (13) e una straripante regia di Canestrari.
E davvero grandi applausi alla Cestistica, che ha avuto un Ciccio Russo (28) eroico, un perfetto Salvo De Gregorio (21) e tanto da Peppe Russo (10) e dal glaciale Michi Germanò (9). E ha avuto il pregio, in una giornata veramente non buona, di crederci sempre e non mollarla mai, nemmeno quando a 2 minuti dal termine, era sotto 82-73.

Una giornata di sport magnifica nella sua tragicitá, un momento che verrá ricordato per tanto tempo, nel quale il fairplay degli ospiti resterá vivo, così come le lacrime dei ragazzi di casa dopo il terrificante infortunio del loro compagno.
La sensazione? Nonostante tutto, è stato forse lo spot più bello della pallacanestro calabrese.

Cestistica Gioiese – Smaf Catanzaro 83-82
( 15-22; 24-20; 18-23; 26-17)
Cestistica: Costa ne, Zumbo 2, Monea 1, Germanò 9, Pezzimenti 9, Lupoi 3, Russo G. 10, Oleksiuk, Russo F. 28, Romeo, De Gregorio 21, Cutrì.
SMAF: Canestrari 5, Agosto 2, Pullano G. ne, Foure 4, Dolce 6, Cirobisi 8, Tumminia 20, Pullano C. 3, Giglio 16, Spadaro, Dozic 13.

 

 

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